domenica, Novembre 24, 2024
People eat healthy meals at festive table served for party. Friends celebrate with organic food on wooden table top view. Woman pass dish plate to man
Cultura del Cibo

I millennials cambieranno l’industria del cibo

di Gianluca De Angelis

Le nuove generazioni e, in particolare, i millennials, stanno lentamente cambiando il modo in cui il cibo viene prodotto, confezionato, pubblicizzato e venduto, con tutta una serie di comportamenti e di tendenze inedite. E i produttori, chiaramente, non potendo restare fermi di fronte a questo graduale cambiamento, hanno risposto subito a questa nuova e insistente fascia di consumatori, che si stanno facendo progressivamente sempre più influenti: i cambiamenti in questione, però, non si ripercuotono solo sull’industria del cibo, ma anche sulle tecniche di agricoltura e allevamento, sui servizi nei ristoranti e molto altro.

Cominciamo specificando come i millennials abbiano dato un nuovo significato proprio all’essere sani: se le vecchie generazioni intendevano questo termine a base di vaghe diete a basso contenuto di grassi o carboidrati, le nuove generazioni stanno invece molto più attente ai valori nutrizionali dei prodotti e anche alla loro provenienza e origine certificata. Secondo gli ultimi sondaggi, infatti, circa il 60% dei giovani cerca cibi senza additivi, e quasi il 70% cerca di consumare solo prodotti organici. La domanda di questo tipo di prodotti, infatti, sta aumentando esponenzialmente nel tempo e, probabilmente, questo aumento è destinato solo a salire.

Un altro fattore molto importante è l’altissima attenzione che i giovani prestano agli ingredienti presenti nei prodotti che mangiano: a contribuire è sicuramente una crescente serie di intolleranze alimentari e ai mezzi sempre più efficaci per individuarle, ma adesso i ragazzi, infatti, non vogliono soltanto una lista dei componenti di un prodotto, ma anche un avviso di possibili contaminazioni. Tutto questo in linea con una sempre più vasta gamma di possibilità gastronomiche per chi cerca prodotti gluten-free o vegani.

In aggiunta, i giovanissimi tendono a voler consumare prodotti locali: la voglia di consumare biologico e di prestare attenzione a cosa si mangia, dopotutto, è stato confermato anche dal rinnovato interesse dei giovani per lavori agricoli. Oltre ad intraprendere carriere e studi di formazione orientati in questa direzione, infatti, molti cominciano già a coltivare creandosi dei piccoli orticelli amatoriali o riempiendo i propri terrazzi di piante che possono utilizzare in cucina.

Infine, un’ultima usanza sempre più diffusa tra i ragazzi è quella di mangiare fuori casa: nonostante l’Italia sia ancora generalmente poco abbordabile a livello di prezzi di ristoranti (sono poche le catene che offrono alimenti economici e allo stesso tempo healthy), i giovani si sono dimostrati tendenzialmente più propensi a cercare luoghi nuovi dove mangiare, magari per sperimentare cucine esotiche o provare piatti nuovi. A ciò si somma anche il fatto che il mangiare cibo preparato fuori si unisca con l’utilizzo della tecnologia: oltre al sempre più diffuso uso dei tablet nei ristoranti, infatti, sono sempre di più le app che offrono servizi di ordinazione direttamente da smartphone o da computer, a volte anche con il servizio a domicilio. In questo modo, infatti, ordinando cibo preparato fuori e facendoselo portare a casa, si possono provare pietanze diverse anche senza spostarsi dalla propria abitazione.

Nonostante la loro giovanissima età, quindi, i ragazzi e soprattutto i millennials hanno già una forte influenza sull’industria del cibo: sarà proprio questa generazione, infatti, a far cambiare ancora di più la gastronoma, con conseguenze che potranno andare dalla riduzione dell’obesità all’internazionalizzazione culinaria. Ma non solo: se si continuerà a seguire questa strada, nel tempo le scelte dei giovani potranno avere un impatto positivo anche sull’ambiente, sull’economia e sulla salute.

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