Corsi AIS, per conoscere ed amare l'”Universo Vino”
Inaugurato dalla presidente Angelica Mosetti l’anno sociale 2017/2018 dell’associazione regionale del Lazio
E’ stato il Pinot Nero il grande protagonista alla giornata inaugurale dell’anno sociale 2017/2018 dell’AIS Lazio, l’associazione italiana sommelier, che è stata anche occasione per la consegna degli attestati di fine corso a decine di soci. Un vitigno, il Pinot Nero, dalle straordinarie caratteristiche: conosciuto e coltivato da più di duemila anni in Francia, viene utilizzato – vinificato in bianco – soprattutto come base per i migliori champagne e gli spumanti metodo classico. Vinificato in rosso, invece, il Pinot Nero solo in pochi, rarissimi casi, consente risultati apprezzabili: finanche eccellenti, quando trova condizioni ottimali (terreno calcareo, clima non troppo caldo, enologi raffinati); in tal caso si ottiene un rosso tra i più eleganti e complessi al mondo.
In Italia, le zone più vocate alla coltivazione del Pinot Nero sono il Trentino-Alto Adige, l’Oltrepò Pavese, la Franciacorta, il Friuli, il Veneto e, in parte, la Toscana; anche se in tutta la nostra penisola, però, la sfida con questo vitigno sembra ormai essere stata lanciata. Una sfida che sottolinea la passione, l’amore per la propria terra dei tanti viticoltori italiani, vecchi e nuovi, che hanno portato il nostro Paese in vetta alle classifiche mondiali. Una passione che li accomuna a chi, del vino, desidera conoscere anima e corpo, come i sommelier.
Con questa giornata si è aperto un altro anno di intenso lavoro per l’AIS Lazio, con la formazione che continuerà ad avere un ruolo fondamentale, con i corsi di primo, secondo e terzo livello; e con i Master e gli incontri in programma per promuovere la cultura del vino.