venerdì, Novembre 22, 2024
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Dall’Umbria un esempio di filiera agroalimentare “sicura”

Il chilometro zero può senz’altro dare garanzie di qualità e sicurezza, considerando che il consumatore può spesso verificare sul posto come viene coltivato e gestito il prodotto che acquista. Ciò però significa che sugli scaffali dei supermercati gli alimenti a chilometro zero di certo non pullulano. A meno che, grazie all’innovazione tecnologica e all’ottimizzazione distributiva, non si realizzino le condizioni di “super-controllo” come quelle di Food-Italiae: un brand appena nato che si avvale però dell’esperienza ultrasessantennale di una famiglia umbra che ha fatto dell’agroalimentare il suo core business.

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Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari). Attualmente Presidente di ARGA Lazio (Gruppo di specializzazione dell'Associazione Stampa Romana) e Vicepresidente di UNARGA (l'Unione delle varie ARGA regionali), Tesoriere del Gruppo Romano Corrispondenti e del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati.

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