venerdì, Novembre 22, 2024
Dino Scanavino con il ministro Maurizio Martina
Attualità

Zootecnia: ok Agrinsieme a decisione Consiglio Ue, ma resta molto da fare

Il responsabile del coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari, Dino Scanavino, commenta l’accordo raggiunto nella riunione informale dei ministri dell’Agricoltura europei a Lussemburgo sul pacchetto di aiuti da 500 milioni di euro proposto dalla Commissione a sostegno dei settori del latte e delle carni. Oggi il piano al centro della plenaria dell’Europarlamento   

Dino Scanavino con il ministro Maurizio Martina
Dino Scanavino con il ministro Maurizio Martina

E’ un segnale positivo ma non sufficiente quello che arriva dal Consiglio informale dei ministri dell’Agricoltura Ue. Lo afferma il coordinatore nazionale di Agrinsieme, Dino Scanavino, commentando l’accordo raggiunto a Lussemburgo sulla proposta di intervento della Commissione a sostegno della zootecnia europea, che oggi sarà anche oggetto di confronto durante la plenaria dell’Europarlamento. Un pacchetto di aiuti da 500 milioni di euro, di cui 28 milioni previsti per l’Italia.

Le proteste della scorsa settimana, che hanno riunito a Bruxelles gli agricoltori provenienti da tutt’Europa -sottolinea Scanavino- stanno producendo i primi risultati. Le difficoltà per gli operatori del comparto delle carni e del settore lattiero-caseario sono diventate insostenibili. I prezzi spuntati a monte sono spesso insufficienti a coprire i costi di produzione e, in particolare nel nostro Paese, le ultime rilevazioni rendono difficile ipotizzare una ripresa entro la fine dell’anno. Se a ciò aggiungiamo le conseguenze della crisi politica russo-ucraina che, ormai da oltre un anno, gravano sulle spalle delle imprese agricole, allora il futuro è sempre meno certo.

Per tutte queste ragioni -osserva il responsabile del coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari- se da un lato le misure straordinarie dell’Unione europea (che dovranno comunque essere valutate nella fase operativa) possono essere considerate un primo passo per tamponare le difficoltà, dall’altro lato, se si guarda al futuro e in prospettiva, la strada da percorrere è ancora in salita.

Le crisi, per essere gestite necessitano di nuovi e moderni strumenti sia in ambito Ue che in sede nazionale. Interventi -conclude Scanavino- da adottare possibilmente ex-ante e non, come invece accade ora, dopo che le difficoltà congiunturali si sono tradotte in perdita di redditività per le imprese agricole.

Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari). Attualmente Presidente di ARGA Lazio (Gruppo di specializzazione dell'Associazione Stampa Romana) e Vicepresidente di UNARGA (l'Unione delle varie ARGA regionali), Tesoriere del Gruppo Romano Corrispondenti e del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati.

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