sabato, Maggio 4, 2024
Agricoltura

220 milioni per l’agricoltura post terremoto

Il decreto varato questa mattina da Palazzo Chigi: 53 articoli in cui è previsto il risarcimento totale per le case e gli edifici colpiti, provvedimenti fiscali e di cassa integrazione e numerose misure per favorire la ripresa dell’agricoltura. L’impegno del Governo sottolineato dal ministro Martina. Soddisfazione dagli operatori del settore 

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Cinquantatre articoli compongono il Decreto, approvato stamattina dal Governo, che prevede misure per la ricostruzione dopo il terremoto del 24 agosto scorso in Centro Italia. Risarcimento integrale per le case e gli edifici colpiti, prestito d”onore per il riavvio delle attività produttive, cassa integrazione in deroga per i lavoratori di imprese coinvolte nel sisma, rinvio di imposte e tasse per quanti (singoli e imprese) documenteranno che l”impossibilità del pagamento è strettamente connessa al terremoto. Questi alcuni dei provvedimenti contenuti nel decreto, che prevede misure specifiche per l’agricoltura, settore economico preminente nelle zone colpite.

Come ha sottolineato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, “bisogna ripartire dall’agricoltura nelle zone del sisma puntando su queste attività che fanno parte della cultura e dell’identità delle aree colpite. Un investimento sul futuro che guarda in primo luogo ai giovani e che punta non solo a ricostruire, ma a rilanciare. Per questo sono felice che il Governo abbia deciso di destinare risorse importanti per costruire insieme alle imprese, alle Regioni e ai Sindaci un piano strategico di rilancio che dia opportunità in quelle terre così gravemente colpite. Ringrazio il Commissario Errani e il Capo della Protezione Civile Curcio per il lavoro che stiamo facendo insieme a favore delle imprese agricole e alimentari danneggiate, cercando di garantire il più possibile la continuità produttiva fin dai primi giorni. Con il provvedimento di oggi vogliamo dare attenzione anche agli under 40, che dovranno essere i primi protagonisti di questa rinascita”.

Le misure contenute nel decreto

Al settore sono stati destinati 220 miliardi di euro. In sintesi, le misure prevedono:

  •  INDENNIZZO DEI DANNI AI BENI IMMOBILI E MOBILI FINO AL 100%

È previsto fino al 100% dell’indennizzo dei costi per la riparazione, il ripristino o la ricostruzione degli immobili ad uso produttivo agricolo, distrutti o danneggiati, comprese le abitazioni degli agricoltori. È previsto l’indennizzo per i gravi danni a scorte e beni mobili strumentali anche alle attività produttive agricole.

  • 35 MILIONI PER SOSTEGNO ALLE IMPRESE DANNEGGIATE

Il decreto stanzia 35 milioni di euro per l’anno 2016 in favore delle regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche, per la concessione di agevolazioni, nella forma del contributo in conto interessi alle imprese danneggiate dal sisma, che hanno subito danni per effetto del sisma. Queste risorse possono essere utilizzate anche per agevolazioni alle imprese che realizzino investimenti produttivi nei territori danneggiati dal sisma.

  •  PIANO STRATEGICO PER IL RILANCIO CON OLTRE 220 MILIONI DI EURO

Guardando oltre alla fase di ripristino e ricostruzione, viene previsto che le regioni interessate d’intesa con il Ministero delle politiche agricole predispongano un piano strategico per il rilancio del settore agricolo e agroindustriale e per la promozione e commercializzazione dei prodotti. Le risorse necessarie saranno rese disponibili attraverso il totale finanziamento nazionale dei PSR regionali per gli anni 2016, 2017 e 2018, circa 220 milioni di euro, a carico dello Stato tramite le disponibilità del Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie

  • SOSPENSIONE PAGAMENTI E MENO VINCOLI A FAVORE DELLE IMPRESE

La norma prevede la conferma delle deroghe concesse con ordinanza di Protezione civile che vengono prorogate fino al 31 dicembre 2018. Vengono sospesi tutti i pagamenti dei mutui e credito agrario e il pagamento dei contributi di bonifica a carico delle imprese agricole. Per l’anno 2016 il mancato adempimento degli obblighi previsti dalla normativa sui Psr, comprese le norme agroambientali, non comporta decadimento dall’aiuto europeo. Le aziende sanitarie locali dei territori coinvolti dall’evento sismico possono autorizzare la deroga alle normative vigenti in tema di movimentazione e ricovero delbestiame. Inoltre gli allevatori possono richiedere il differimento di 120 giorni degli obblighi in materia diaggiornamento della banca dati nazionale dell’anagrafe zootecnica. Sono previste deroghe specifiche anche sulle certificazioni, sul biologico e sulla normativa relativa ai parchi naturali.

  • GARANZIA ISMEA A COSTO ZERO PER LE IMPRESE

È previsto un fondo da 1 milione di euro, gestito tramite Ismea, per favorire il credito a favore delle aziende agricole dei territori colpiti, azzerando il costo della garanzia primaria.

  • FONDO LATTE

Sono previsti specifici interventi in favore della zootecnia, mettendo a disposizione parte delle risorse destinate a far fronte alla crisi del settore del latte, 1 milione di euro, a favore delle aziende zootecniche da latte colpite dal sisma.

  • COPERTURA DEI COSTI EMERGENZIALI

Tra le azioni già intraprese attraverso ordinanza di Protezione civile sono inseriti, per la prima volta a carico direttamente del Commissario per l’emergenza, gli interventi per la costruzione di ricoveri temporanei per gli animali e per l’acquisto di strutture mobili per la mungitura. Da fine agosto è stato inoltre attivato un coordinamento, con Ministero della Salute e Mipaaf, per l’assistenza delle imprese agricole presso l’Istituto zooprofilattico di Rieti che opera in stretto collegamento con Dicomac per la gestione delle problematiche relative al settore.

 Positivi i primi commenti

 Poter avere risorse dedicate a disposizione è indispensabile alle imprese agricole e zootecniche per ripartire dopo il sisma. È quanto sostiene la CIA Agricoltori italiani valutando positivamente il piano di azioni specifico per il settore reso noto dal Mipaaf e contenuto nel Decreto terremoto approvato oggi in Consiglio dei ministri.

“Le misure annunciate, come l’indennizzo fino al 100% dei danni ai beni immobili e mobili a uso produttivo agricolo, il piano strategico di rilancio da 220 milioni di euro e la sospensione dei pagamenti fino al 2018, sono necessarie e dovute – spiega il presidente nazionale Dino Scanavino -. D’altra parte, aiutare la ricostruzione e il rilancio delle attività agricole e agroalimentari è fondamentale per mantenere vivo il tessuto economico dell’area, visto che si tratta di zone a forte vocazione rurale”.

“Noi intanto, come Cia, continuiamo le nostre azioni di sostegno alle popolazioni e agli agricoltori colpiti – aggiunge Scanavino – dalla sottoscrizione di solidarietà tra gli associati all’offerta di ospitalità presso gli agriturismi aderenti alla rete di Turismo Verde dislocati tra Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria; dalla raccolta fondi per il settore tramite la vendita del ‘kit amatriciana solidale’ al camper e alle roulotte che ‘fanno servizio’ nelle aree terremotate per garantire, alle imprese agricole dislocate nei comuni colpiti, una continuità per l’assistenza tecnica, fiscale e previdenziale”.

Anche dalle forze politiche  giunge l’apprezzamento per l’azione del Governo. Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera, sottolinea come  “oggi poco ci interessa di chi ieri,

tra le forze politiche, ha fatto sciacallaggio sulle persone colpite dal terremoto per accusare il Governo di starsene con le mani in mano e non aiutare allevatori e agricoltori, oggi ci interessa piuttosto sottolineare quello che il Ministro Martina ha annunciato nell’ambito del decreto per l’emergenza terremoto del 24 agosto, ovvero le importanti misure specifiche a sostegno del settore agricolo e agroalimentare. Misure che, tra l’altro, sconfessano totalmente accuse strumentali e vergognose. Interventi fondamentali che vanno dal focus di azioni per l’agricoltura e l’agroalimentare all’indennizzo dei danni ai beni immobili e mobili fino al 100%, dal piano strategico per il rilancio con oltre 220 milioni di euro alla sospensione dei pagamenti e meno vincoli a favore delle imprese; dalla garanzia Ismea a costo zero per le imprese al fondo latte e alla copertura dei costi emergenziali. Sono i punti fondamentali dell’intervento governativo di cui ringraziamo il ministro Martina che con la sua azione ha voluto investire sul futuro di questo territorio e credere nel loro rilancio”.

Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari).

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