160 milioni per i giovani in Agricoltura
Al via le misure del pacchetto ‘Generazione Campolibero’ predisposto dal Mipaaf per agevolare il ricambio generazionale del settore. Un piano da 160 milioni costituito da risorse interne e fondi Ismea-Bei che offre per i più giovani (fino a 40 anni) la possibilità di accedere a mutui a tasso zero, credito agevolato e a fondi per favorire la nascita e sviluppo di start-up. Insieme anche la possibilità – per tutti – di usufruire di un credito di imposta fino a 50 mila euro (la scadenza è il 29 febbraio) per l’avvio o lo sviluppo di e-commerce di prodotti agroalimentari.
“Nel 2015 abbiamo avuto quasi 20mila nuovi posti di lavoro per i giovani in agricoltura, con un incremento del 12% rispetto al +4% del settore e al +1% dell’occupazione in Italia. Sono numeri – afferma il Ministro Maurizio Martina – che ci dicono del potenziale di questo comparto e che vogliamo far crescere ancora. Il nostro obiettivo è anche quello di aumentare le imprese gestite da under 40. Oggi siamo al 5% del totale contro una media europea dell’8%. È una sfida cruciale, vogliamo liberare le energie giovani per dare forza alla nostra agricoltura”.
LE AZIONI NEL DETTAGLIO
FONDO DA 20 MILIONI PER LE START UP
Fondo di Private Equity per supportare la nascita e lo sviluppo di start up nel settore agricolo, agroalimentare e delle pesca.
Importo massimo finanziabile per progetto: 4,5 milioni.
Risorse finanziarie disponibili: 20 milioni.
MUTUI A TASSO ZERO
Mutuo a tasso zero a copertura degli investimenti effettuati da giovani imprenditori agricoli.
Importo massimo finanziabile per progetto: 1,5 milioni.
Risorse finanziarie disponibili: 30 milioni nazionali più 50 milioni dall’accordo BEI – ISMEA.
INSEDIAMENTO DI GIOVANI AGRICOLTORI
Mutuo a tasso agevolato della durata massima di 30 anni per l’acquisto di aziende agricole da parte di giovani che vogliono diventare imprenditori agricoli.
Risorse finanziarie: 60 milioni per il 2016.
A marzo l’apertura del bando 2016.
CREDITO DI IMPOSTA PER E-COMMERCE
Fino al 29 febbraio si possono presentare le domande (aperte a tutti e non legate all’età degli imprenditori) anche per il credito di imposta per il commercio elettronico di prodotti agroalimentari. Il credito d’imposta, fino 50mila euro, è fissato al 40% dell’importo degli investimenti realizzati per l’avvio e lo sviluppo dell’e-commerce. Sono agevolabili tutte le spese sostenute per la realizzazione e l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate all’avvio e allo sviluppo del commercio elettronico. In particolare: dotazioni tecnologiche, software, progettazione e implementazione, sviluppo di database e sistemi di sicurezza.
Cristiana Persia