Zootecnia: risoluzione Camera su Piano nazionale proteico buon segnale
Il presidente della Cia Dino Scanavino: “Non sono più rinviabili gli investimenti in ricerca che favoriscono sia innovazione che salvaguardia della biodiversità, così come la riorganizzazione della filiera attraverso un’interprofessione solida ed efficace”
L’attenzione mostrata in Parlamento sul tema del rilancio e dello sviluppo delle colture proteiche nazionali rappresenta un segnale positivo per la nostra agricoltura. Così il presidente nazionale della Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, in merito alla risoluzione a prima firma Filippo Gallinella, presentata alla Camera in commissione Agricoltura e che impegna il Governo a predisporre un Piano nazionale delle coltura proteiche.
Gli investimenti nella ricerca che favoriscono l’innovazione e la diffusione di conoscenze promuovendo di pari passo la salvaguardia della biodiversità agraria, così come la riorganizzazione economica della filiera attraverso il riconoscimento di un’organizzazione interprofessionale solida ed efficace -spiega Scanavino- rappresentano esigenze non più rinviabili per sostenere il comparto delle colture proteiche e, con esso, il rilancio della zootecnia italiana.
Le imprese di allevamento sono al centro di una fase difficile che vede aumentare l’incertezza e crescere i rischi legati alla perdita di redditività. Adesso -conclude il presidente nazionale della Cia- è opportuno che gli impegni del Governo, previsti nel testo dell’iniziativa d’indirizzo parlamentare, si traducano nell’immediato in interventi concreti ed efficaci in termini di raggiungimento degli obiettivi.