Vinitaly: con Cia e Libera una degustazione che sa di legalità
Allo stand della Confederazione si rinnova la collaborazione con l’associazione di Don Ciotti, che va avanti dal 2001, attraverso “L’esperienza dei vini di Libera Terra”. Una nuova occasione per promuovere la legalità in agricoltura, anche con la distribuzione gratuita ai visitatori della pasta “Venti Liberi”, creata ad hoc per celebrare i vent’anni di attività e di lotta alle mafie.
“Il vino è la poesia della terra”, scriveva Mario Soldati. Ma quando attraverso la vigna si esprime anche la voglia di riscatto, la dignità, la lotta alle mafie, la legalità in agricoltura, allora il suo valore per la società diventa ancora più inestimabile. Ne è sicura la Cia-Agricoltori Italiani che, in occasione del Vinitaly a Verona, ha raccontato nel suo stand “L’esperienza dei vini Libera Terra”. Un’iniziativa, in collaborazione con il Consorzio Libera Terra Mediterraneo, per illustrare e degustare i vini prodotti dall’associazione di Don Ciotti ma soprattutto per rinnovare l’impegno comune delle due organizzazioni nella lotta alla criminalità organizzata e nella promozione della legalità tramite il riutilizzo sociale di beni e terreni confiscati alla mafia.
La degustazione, tra l’altro, è stata anche l’occasione per festeggiare nuovamente il compleanno di Libera che ha da poco compiuto vent’anni e per onorare una collaborazione, quella tra Cia e l’associazione, che va avanti dal 2001, anno della fondazione della prima cooperativa “Placido Rizzotto” nel palermitano.
L’obiettivo comune di Cia e Libera è quello di ripartire dall’agricoltura per proporre un modello di sviluppo alternativo alla logica del sopruso e del ricatto. Dimostrare che ciò che la mafia ha sottratto alla collettività, con la violenza e l’intimidazione, può essere restituito alla società civile e può creare -attraverso il lavoro sui terreni agricoli “liberati”- nuove opportunità di sviluppo e di occupazione e un sistema produttivo basato sulla qualità. Insomma, “dalle mani della criminalità a quelle della legalità. In questo modo le terre confiscate tornano a produrre frutti e sapori per la collettività -osserva la Cia- con un doppio risultato: da un lato contribuire a combattere la malavita organizzata e dall’altro offrire nuove occasioni di lavoro, soprattutto ai giovani, in aree come il Sud Italia dove la disoccupazione tocca punte altissime”.
Inoltre, proprio per celebrare insieme al vino anche il ventennale di Libera, durante tutta la giornata, presso lo stand confederale, la Cia distribuirà gratuitamente la pasta “Venti Liberi”, prodotta in esclusiva e in edizione limitata per i vent’anni dell’associazione grazie alla collaborazione tra il Consorzio Libera Terra Mediterraneo e uno dei pastifici artigianali che fanno parte dell’eccellenza italiana, quello Afeltra di Gragnano. “Una pasta libera, appunto. Una pasta fatta da chi vuol dare un contributo al bene comune e lavora per restituire la terra e i suoi frutti alla collettività, nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini -così l’ha descritta Don Ciotti-. Una pasta che ha il sapore di libertà, resistente a mafie e corruzione. Una pasta che arriva sulle tavole degli italiani per risvegliare le coscienze”.