giovedì, Novembre 21, 2024
Agricoltura

Vinitaly: 50 anni di passione tutta italiana

vinitaly

Compie 50 anni Vinitaly la più prestigiosa rassegna fieristica nata a Verona nel 1967 e dedicata ad uno dei prodotti più importanti della nostra tradizione alimentare: il vino. In programma negli spazi di Veronafiere dal 10 al 13 aprile prossimi, la manifestazione cercherà ancora una volta di rappresentare al meglio il settore vitivinicolo italiano che complessivamente vale oltre 12,4 miliardi di euro e che come export fattura 5,4 miliardi di euro.

Con oltre 4100 espositori, dislocati su una superficie di 100mila metri quadri, un investimento per potenziare l’incoming di oltre 8 milioni di euro destinati proprio a migliorare tutta la rete di infrastrutture a sostegno di questo business, Vinitaly quest’anno differenzierà ulteriormente la sua offerta per incontrare al meglio tutto il suo pubblico, anche quello dei “wine lovers”.  Non solo, quindi, nuove iniziative dedicate ai buyer, ma anche un nutritissimo corollario di eventi predisposto per i semplici appassionati che ogni anno sempre più numerosi affollano tutti gli spazi della fiera.

“Veronafiere – ha affermato il suo presidente Maurizio Danese – ha chiara e semplice la linea: il wine business in fiera; il wine festival in città , dove il nostro focus sarà l’espositore ma anche il suo cliente”. Per agevolare questo processo è stato potenziato molto il fuori salone  Vinitaly&the City, che quest’anno inizia strategicamente due giorni prima della rassegna.

Molto più numerosi quest’anno gli espositori internazionali. In fiera, capitalizzando l’esperienza di Expo,  ci saranno Paesi produttori come Spagna, Georgia, Azerbaijan, Australia, Serbia, Svizzera, Gran Bretagna, Francia, Cina, Portogallo e Argentina. Particolare attenzione poi anche ai vini naturali e biologici che avranno uno spazio riservato in un padiglione dedicato e che  – come sottolineato dal direttore Giovanni Mantovani –  hanno visto ovviamente un incoming specifico verso quei Paesi che mostrano una maggiore sensibilità per questo tipo di prodotti, come la Scandinavia, la Germania e il Benelux.

Negli stessi giorni di Vinitaly, come ormai tradizione,  lo spazio fiera ospiterà anche Sol&Agrifood ed Enolitech, manifestazioni dedicate ai prodotti di eccellenza dell’agroalimentare italiano e alle tecnologie e agli accessori per i settori del vino e dell’olio.

Nmartina daneseonostante gli ottimi risultati raggiunti, la sfida per ampliare il mercato di questo settore è sempre aperta.  Una delle opportunità –  come sottolineato anche dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, intervenuto alla presentazione a Roma –  è quella di puntare sulle “nuove frontiere” consentite oggi dal web, siano esse le opportunità di promozione di immagine offerte dai social o quelle di un concreto ampliamento del mercato  permesso dall’e-commerce.

“Per questo abbiamo deciso di dare l’opportunità ai nostri produttori di confrontarsi con le più grandi realtà internazionali della Rete”, ha dichiarato il ministro Martina, sottolineando che “la strada da percorrere nei prossimi 50 anni dal nostro vino passa da questi canali, dobbiamo non solo imparare a sfruttarli meglio, ma renderli strumenti di competitività”.

Dieci gli incontri che, per parte sua, il Mipaaf promuoverà a Verona dedicati al tema del ‘World Wine Web’. Il confronto con i principali protagonisti di internet (da Facebook a Twitter, da eBay ad Amazon fino a Google) offrirà alle aziende del settore interessate gli strumenti per affrontare le nuove sfide del mercato online.

Fra gli incontri più attesi quello dell’11 aprile, quando sarà proprio il Premier Renzi ad incontrare  Jack Ma, il fondatore di Alibabà, uno dei portali chiave di e-commerce per essere presenti sul mercato asiatico. Costruito anche lo spazio dedicato agli incontri diplomatici. Vinitaly ospiterà infatti i Ministri dell’agricoltura dei Paesi mediterranei per il primo “Forum internazionale del vino europeo”.

Ulteriore novità della 50^ edizione il nuovo premio enologico internazionale “5 Star Wines”, progettato con la finalità  di essere leva reale di marketing per le aziende che vi prendono parte, con una giuria internazionale  composta da esperti di specifiche aree produttive che valuteranno solo i vini provenienti da quelle zone e secondo modalità riconosciute dal mercato.

I NUMERI DELL’OSSERVATORIO DEL VINO

Questi i dati del settore vitivinicolo italiano forniti dall’Osservatorio del Vino, promosso dall’Unione Italiana Vini con partner istituzionali di primario livello (ISMEA, CREA ed altri) sotto l’egida del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

  • Aziende vitivinicole italiane: circa 310 mila,21% sul totale imprese agricole
  • Occupati: 1milione e 250mila addetti in tutta la filiera
  • Produzione 2015: 47milioni hl di vino (+12% rispetto al 2014)
  • Ettari vitati: 637.634 (4% della SAU, Superficie Agricola Utilizzata) – di cui 334mila (52%) docg e doc e 156mila (24%) a Igt
  • Le denominazioni di origine: 73 docg, 332doc e 118igt
  • Valore totale della produzione all’origine (anno 2014): 3,9 miliardi di euro (1,9 docg e doc – 0,8 igt – 1,2 vini da tavola
  • Fatturato complessivo delle aziende vinicole (anno 2014): 12,4 miliardi (pari al 9,4% del fatturato dell’industria agroalimentare e al 7,2% del fatturato agricolo)
  • Export totale anno 2015 (con variazioni sul 2014):
    •  5,4 miliardi di euro (+5,4%) nuovo record
    •  20,1 milioni di ettolitri (-1,8%)
    • valore medio unitario: +7,3%

Cristiana Persia

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