giovedì, Maggio 9, 2024
AlimentazioneAttualità

VAS: allargare le competenze dell’EFSA

Secondo l”associazione ambientalista, l’Autorità europea per la Sicurezza Alimentare “deve garantire anche Qualità e Sostenibilità del Cibo”. A sostegno della proposta organizzate una serie di iniziative pubbliche in varie città italiane

In occasione della celebrazione della Giornata mondiale dell’Alimentazione (Gma) istituita dalla Fao il 16 ottobre 1945, l’associazione ambientalista VAS, a chiusura dell’edizione 2023 di MANGIASANO, rilancia la proposta per cui l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare-EFSA “deve garantire anche Qualità e Sostenibilità del Cibo”. A sostegno della proposta, VAS ha organizzato una serie di iniziative pubbliche: a Parma in piazzale Inzani; a Milano, in via Savona al Casello Giallo; a Rende in provincia di Cosenza e in altre città italiane.

Secondo l’associazione ambientalista, la sicurezza alimentare è fondamentale ma non basta. Infatti, il cibo che arriva sulle tavole di tutti i consumatori europei deve essere buono, ovvero di qualità, ma deve anche essere amico del pianeta, in pratica deve essere sostenibile. E chi può garantire questi obiettivi? Chi può vigilare? La proposta di VAS è conferire maggiori poteri ed estendere le competenze all’EFSA, l’Autorità europea che fino ad ora ha avuto come esclusiva competenza il campo della sicurezza alimentare.

“Il Parlamento europeo che uscirà dalle urne del prossimo 9 giugno 2024 deve riuscire ad essere sempre più un punto di riferimento per un modello di EFSA che includa, oltre alla sicurezza alimentare, anche la qualità e la sostenibilità del cibo- dichiara Donato Troiano, del Consiglio nazionale di VAS – “E’ urgente che il governo italiano prenda una posizione ufficiale verso il Parlamento europeo per attuare concretamente il Green Deal europeo e la strategia From Farm to Fork (dal produttore al consumatore). Tra gli atti, per attuare questa strategia, non può mancare un modello di EFSA che mira a rendere più sostenibile l’intera filiera agroalimentare”.

Per il nutrizionista Giorgio Calabrese, presidente del comitato nazionale per la Sicurezza alimentare del Ministero della Salute e uno dei tredici padri fondatori nel 2022 dell’Efsa, “Dobbiamo far entrare l’Efsa nella maggior età e alla “S” della sicurezza va aggiunta la “Q” della qualità alimentare. Efsa deve evolvere, assumere più responsabilità, altrimenti resterà un bimbo prodigio che non è mai riuscito a diventare adulto”.

L’appello per una riforma dell’Authority è stato lanciato proprio da Parma – la città che 20 anni fa è stata scelta come sede dell’Efsa – ed è stato sottoscritto da autorevoli personalità del mondo scientifico, accademico e politico.

Oltre a Giorgio Calabrese, tra i primi firmatari della proposta di riforma dell’Efsa ci sono: Carlo Gaudio, presidente del CREA; Alfonso PecoraroScanio, presidente della Fondazione UniVerde, già Ministro dell’Ambiente e dell’Agricoltura; Nelson Marmiroli, professore Emerito Bioteconologie ambientali dell’Università di Parma, Direttore Consorzio InterUniversitario Scienze Ambientali (CINSA); Gianni Mattioli,già Ministro delle politiche Comunitarie; Edo Ronchi, già ministro dell’Ambiente; Enrico Derflingher, presidente internazionale di Euro-Toques; Guido Pollice, presidente onorario di Verdi Ambiente & Società; Rocco Pozzulo, presidente nazionale FIC – Federcuochi; Claudia Sorlini, già preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Milano; DonatoTroiano, Comitato scientifico di Nuova Verde Ambiente e direttore di Gustoh24; Stefano Zuppello,presidente nazionale di Verdi Ambiente & Società.

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