Una “Task Force” contro il caporalato
Il ministro Martina sottolinea come verranno intensificati i controlli: in 15 territori Carabinieri e Forestale a supporto degli ispettori del ministero del Lavoro nelle verifiche sui campi
“In vista della stagione di raccolta, con il Ministro Giuliano Poletti stiamo lavorando al rafforzamento dei controlli a partire da 15 territori prioritari. Tra le azioni è prevista l’attivazione di task force composte dagli ispettori del Lavoro e supportate da Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato, con un aumento significativo di uomini e mezzi impiegati nel controllo delle nostre campagne. L’obiettivo è quello di incrementare ancora le verifiche, che lo scorso anno sono aumentate di oltre il 50%, tutelando la salute e la dignità dei lavoratori. Un’operazione incisiva che salvaguarda anche le aziende in regola che subiscono la concorrenza sleale di chi infrange la legge. Non è ammissibile nessuna forma di sfruttamento, per questo vogliamo continuare ad alzare il livello di contrasto. È importante per questo che la legge ora al Senato sia esaminata rapidamente, perché avere più strumenti penali e rafforzare la nostra rete del lavoro agricolo di qualità è un passaggio fondamentale”.
Così il Ministro Maurizio Martina spiega il lavoro su un’operazione straordinaria contro il caporalato in occasione della sua visita alla Cooperativa di Libera “Valle del Marro” a Polistena in Calabria. I soci ed i lavoratori della Cooperativa hanno presentato le iniziative svolte in questi anni, compreso il progetto di formazione e integrazione con i ragazzi della tendopoli di Rosarno.
“Vogliamo aiutare queste realtà – prosegue il Ministro – ad essere sempre più impresa. Dobbiamo uscire dalla logica dell’emergenza e costruire strumenti operativi per queste realtà che aiutino a fare il salto di qualità necessario. Anche da qui passa la lotta alla mafia, fatta di opportunità nuove di cittadinanza, cooperazione ed economia legale. Il lavoro che questi ragazzi stanno facendo anche sui percorsi di formazione e integrazione degli immigrati della tendopoli di Rosarno è la dimostrazione che reagire si può e si deve”.
La Cooperativa, che fa parte della rete di Libera Terra, ha avviato nel 2005 i lavori nella zona su beni e terreni confiscati dopo 20 anni di abbandono. Dal 2006 ha subìto attacchi e attentati intimidatori, ma ha saputo costruire una realtà sempre più forte anche attraverso un lavoro con la distribuzione nazionale per la vendita dei suoi prodotti. In particolare la “Valle del Marro” porta avanti un lavoro con i ragazzi immigrati della tendopoli di Rosarno per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori stagionali, anche attraverso formazione linguistica, assistenza sociosanitaria, formazione lavorativa e sui diritti.