martedì, Maggio 14, 2024
La giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio – Fonte: MiBACT
Cultura del Cibo

Una giornata nazionale in onore di Bacco

Il 21 aprile in tutta Italia si celebra la giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio. A Roma la manifestazione è ospitata dal Museo Nazionale Etrusco. L’AIS mette in campo 40 mila sommelier.

 

di Barbara Civinini

Oltreoceano hanno la famosissima Coca-Cola, noi invece (e per nostra fortuna) da millenni siamo abituati a pasteggiare con il vino: dai tempi dell’antica Roma ed anche prima, stando ai cimeli etruschi, amiamo questo nettare di Bacco che tutti ci invidiano. Uno per tutti, possiamo citare un antenato illustre: il Falernum.

I nostri avi lo consumavano, per le antiche strade della capitale, nelle tabernae, le osterie dell’epoca per intenderci. Sul bancone erano murati alcuni grandi orci per contenere il vino da vendere. Quello servito normalmente era mescolato con acqua calda o fredda, secondo le stagioni, a volte “condito” con miele e spezie. Talvolta si servivano anche vini pregiati, più cari, ma più buoni dei vini “della casa”. Plinio parla, solo per Roma, di ben ottanta qualità di vino. Il più apprezzato era il Falerno, ma Orazio canta anche il Caleno e il Cecubo, prodotto presso Fondi, e Marziale l’Albano.

In realtà la pratica della viticoltura vanta origini antichissime, com’è testimoniato da non pochi documenti figurati, come la pittura di una tomba tebana della XVII dinastia (1552-1306 a.C.), dove sono rappresentati due contadini che colgono grappoli d’uva da una pergola. Circostanza da cui si deduce che in Egitto, già nel II millennio, era diffuso il sistema di coltivazione ‘a pergola’.

Per ricordare, e divulgare ancora meglio questa antica cultura, il 21 aprile si celebra in tutta Italia la Giornata Nazionale, promossa dall’Associazione Italiana Sommelier, realizzata in collaborazione con MiBACT, MIPAAF, MIUR e Rai, con la TGR come media partner.

Un’occasione importante per divulgare la cultura del vino e dell’olio italiani, con le infinite varietà e tipicità che il territorio nazionale è capace di esprimere. Un sapere e un patrimonio unico al mondo per ricchezza e complessità che nell’Anno europeo del patrimonio culturale non poteva mancare all’appello.

L’iniziativa si articola in venti appuntamenti, distribuiti in tutte le regioni e legati alla storia di questi prodotti, con relatori, ospiti, e oltre 40 mila sommelier messi a disposizione dall’AIS, per approfondire gli aspetti storici e culturali di questi due protagonisti del made in Italy. Tutte le iniziative si svolgeranno all’interno di siti e beni gestiti dal MiBACT, tra cui la Reggia di Caserta, il Parco Valle dei Templi ad Agrigento, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e di Taranto, il Palazzo Ducale di Urbino, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, i Musei Reali di Torino e il Castello di Miramare di Trieste.

Nella Capitale la manifestazione si terrà, per la seconda volta consecutiva, nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, un tempo nota come Vigna Iulia. Fra gli appuntamenti in calendario, che si terranno nella Sala della Fortuna, le conferenze: “Vino e Olio nella Storia, dall’Oriente all’Italia”, “L’archeologia del vino nel Vicino Oriente antico: il caso di Urartu”, “Lo sfruttamento protostorico di vite e olivo tra Lazio e Campania”.

Il ministero dei Beni Culturali ha realizzato anche un videoclip, divulgato dalla RAI, che sottolinea il forte legame tra vino, olio e arte.

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