sabato, Novembre 23, 2024
Lavoro

Un progetto di agricoltura sociale per ridare dignità ai più deboli

L’ha proposto l’associazione PeopleTakeCare e sarà portato avanti nella Tenuta di Castel di Guido, con il contributo dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e del Ministero della Giustizia.  E’ stato finanziato dalla Regione Lazio nell’ambito del programma operativo regionale cofinanziato dal Fondo Europeo

Nel caldo torrido dell’estate è partito un nuovo progetto di agricoltura sociale per l’inserimento socio lavorativo di soggetti svantaggiati nella Tenuta di Castel di Guido del Dipartimento di Tutela Ambientale capitolino. Il progetto, promosso dall’associazione PeopleTakeCare, è portato avanti con il contributo dell’Università degli Studi “Tor Vergata”, l’Istituto di Formazione Cooperativo e il Ministero della Giustizia.

La Tenuta di Castel di Guido del Dipartimento di Tutela Ambientale capitolino – Sito PeopleTakeCare

I destinatari del progetto – spiega Stefania Simoneschi, vicepresidente dell’associazione – sono 10 giovani con disagio psichico diagnosticato da strutture pubbliche, 10 giovani migranti che godono dello stato di richiedenti asilo o beneficiari di protezione internazionale e 5 giovani con procedimenti penali. Il progetto, prosegue, durerà un anno e fornirà un corrispettivo economico riconosciuto ai partecipanti, compresa una fase di formazione della durata di circa due mesi.

Insieme per fare integrazione sociale – Sito PeopleTakeCare

PeopleTakeCare è un’associazione di promozione sociale senza scopo di lucro, che agisce nei limiti della normativa sul Terzo Settore (D.lgs.117/2017) e della legislazione regionale in materia di associazionismo. Il suo obiettivo principale è quello di intraprendere iniziative capaci di elevare i livelli di coesione e protezione sociale, favorendo la partecipazione, l’inclusione e il pieno sviluppo della persona, valorizzando il potenziale di crescita e di occupazione lavorativa. Il progetto è stato ammesso a finanziamento dalla Regione Lazio in attuazione del programma operativo d’inclusione sociale e lotta alla povertà, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, aggiudicandosi un budget di 399.834,50 euro, come riporta il sito dell’associazione.

Un progetto di agricoltura sociale – Sito PeopleTakeCare

 “E’ inutile nascondere la soddisfazione mia e di tutti gli associati che rappresento”, ha dichiarato il presidente e fondatore di PeopleTakeCare, Renato Leone. In fase progettuale, ha proseguito, siamo riusciti ad attivare l’ecosistema di partnership costruito faticosamente nel tempo, coinvolgendo nel progetto l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, l’Istituto di Formazione Cooperativo – AGCI Lazio, il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero, il Municipio locale, la ASL Roma 1 – Dipartimento Salute Mentale, la Cooperativa Sociale Mio fratello è figlio unico e l’Associazione Culturale Manager Senza Frontiere.

Il presidente e fondatore dell’associazione, Renato Leone – Sito PeopleTakeCare

Obiettivo principale del progetto non è solo il reinserimento socio-lavorativo ma anche lo sviluppo di abilità e di capacità, la creazione di servizi utili per la vita quotidiana, il miglioramento delle condizioni cognitive ed emotive dei partecipanti con il supporto medico e psicologico ma anche con l’aiuto della coltivazione dei prodotti agricoli, del loro confezionamento e della vendita. Inoltre in programma ci sono l’educazione agroalimentare, la tutela della biodiversità e la diffusione della conoscenza del territorio attraverso l’organizzazione d’iniziative rivolte ai cittadini del territorio dell’Area Metropolitana della Capitale.

Il reinserimento sociale lavorando la terra – Sito PeopleTakeCare

Autore

  • Giornalista Pubblicista, esperta in tecniche sociali dell’Informazione, redattrice dell’Editrice cooperativa “Il Ventaglio”, addetta stampa delle cooperative pesca della Lega (ANCP), redattrice esterna della pagina agricola de “La Voce Repubblicana”, addetta alle Pari Opportunità del Gruppo di Specializzazione agroalimentare della FNSI, divenuto UNARGA, poi consigliere dell’ARGA Lazio, è stata direttrice responsabile della testata del Gruppo Archeologico di Volontari del territorio Cerite, “L’Aruspice”, per più di dieci anni. Dal 2001 è stata funzionario del Comune di Roma, per il quale ha ottenuto l’European Computer Driving Licence (ECD), e nel 2006 è stata nominata membro supplente per l’Amministrazione comunale della Commissione Pari Opportunità. Oggi in pensione anticipata, continua a coltivare la sua passione per il giornalismo e la scrittura come figlia d’arte. Suo padre, Sergio Civinini, noto giornalista dell’agroalimentare, scomparso prematuramente, è stato per innumerevoli anni vicepresidente dell’allora Associazione Stampa Agricola, Gruppo di Specializzazione della FNSI, oggi UNARGA.

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