Un “Manifesto” mondiale per un caffé buono, pulito e giusto
E’ questo l’obiettivo della rete telematica “Slow Food Coffee Coalition” che sarà presentata ufficialmente all’Expo di Dubai il prossimo febbraio
Tutela dell’ambiente, sicurezza alimentare e salvaguardia dei diritti fondamentali dell’uomo. Sono questi i capisaldi del “Manifesto” proposto da Slow Food Coffee Coalition per promuovere trasparenza e tracciabilità perché i consumatori sappiano esattamente da chi e dove è stato prodotto il caffè, soprattutto al fine di dare la giusta importanza al lavoro degli agricoltori.
La presentazione del ‘manifesto’ della rete tematica (reso fruibile online per la sottoscrizione https://coffeecoalition.slowfood.com/?lang=it dallo scorso primo ottobre in occasione del Coffee World Day e fino al prossimo 30 novembre) è stata il binario sul quale si è mosso il racconto di questa mattina ospiti a Mercato Centrale Roma, già in passato location di eventi dedicati al caffè d’eccellenza e in linea con la filosofia Specialty Coffee, nella accogliente cornice dello Spazio Fare.
L’appuntamento dedicato a stampa e stakeholder, ma anche a soci ed appassionati, è stato il primo di questo tipo e vedrà altri appuntamenti programmati da Slow Food, in numerose Città Italiane.
Slow Food Coffee Coalition, che ha mosso i primi passi a Terra Madre lo scorso 22 aprile 2021 e sarà ufficialmente presentata ad Expo Dubai il prossimo 22/26 Febbraio 2022, è una rete aperta ed in divenire che vuole unire le forze di tutti gli attori coinvolti nella filiera del caffè, dai coltivatori ai consumatori verso un obiettivo comune: un caffè buono, pulito e giusto per tutti.
“La volontà è quella di facilitare e favorire la realizzazione di una connessione tra il mondo della produzione e il mondo del consumo raggiungendone tutti i punti: produttori, torrefattori, baristi, ristoratori e consumatori” ci dice Emanuele Dughera, coordinatore per Slow Food International della rete. “Solo insieme tutti questi attori, se disposti a partecipare al cambiamento e ad aumentare la qualità non solo organolettica del caffè potranno fare la differenza e agire un cambiamento reale in tante fincas (fattorie/ piantagioni).”
Tre gli obiettivi specifici su cui si muoverà l’azione della Coalition: i pilastri indiscussi dell’azione Slow Food, 1) Biodiversità e 2) Educazione insieme al 3) Advocacy, intesa come impegno a sensibilizzare i decisori pubblici ed i grandi decisori del mercato privato alle tematiche della sostenibilità e dell’inclusione, in linea con i valori di Slow Food Coffee Coalition e creando opportunità concrete di crescita e sviluppo per i vari soggetti attivi della rete.
Alla discussione hanno inoltre preso parte l’antropologo Paolo Venezia nel direttivo della condotta romana Slow Food, esperto tra l’altro di paesi latini e Franco Mondi, patron dell’omonimo caffè in degustazione anche a Mercato Centrale, da sempre coinvolto in progetti solidali nei paesi produttori, che con l’occasione ha accettato di essere inserito nel Board of Expert.