venerdì, Novembre 22, 2024
Turismo in Italia

Turismo delle meraviglie nell’Alto Lazio

Un progetto della Fondazione Catalano sponsorizzato dalla Regione per valorizzare i tesori paesaggistici meno conosciuti. Un percorso in bici tra storia, cultura, natura ed enogastronomia. Tra le mete da scoprire, l’antico borgo di Allumiere

Nei tempi andati veniva usato per tingere le stoffe e per conciare le pelli. Per secoli è stato il minerale più importante estratto nella zona dei monti della Tolfa, a nord di Roma, tra Civitavecchia e il lago di Bracciano: veniva esportato in tutto il bacino del Mediterraneo e in particolare sulle rotte verso l’Oriente. Stiamo parlando dell’allume, un sale ricco di alluminio e potassio oggi adoperato non più per quegli utilizzi, dove è stato soppiantato da prodotti della chimica moderna, ma solo nella cosmetica, principalmente come deodorante (o come emostatico, soprattutto per i piccoli tagli da rasatura).

Il paese a due passi dalle cave di allume, dove per secoli hanno abitato quanti fino alla fine dell’800 (quando queste hanno cominciato ad esaurirsi) si occupavano della estrazione e della commercializzazione del prezioso – per quell’epoca – minerale, non poteva quindi chiamarsi se non… Allumiere. Lì vive una comunità che ha dovuto trasformarsi durante il secolo scorso e che ha cercato, negli ultimi decenni, di uscire da quella zona d’ombra cui sembrava destinata a soccombere dal punto di vista economico attraverso lo sviluppo della cultura e del turismo.

Purtroppo, e non è una novità, la vicinanza con Roma – invece di aiutare – penalizza le cittadine e i paesi del Lazio: il grande turismo si ferma nella Capitale, difficilmente si spinge nel circondario (lo testimonia lo scarso “interesse” dei flussi turistici dall’estero, ad esempio, per gli scavi di Ostia Antica). Eppure, tutta la zona intorno ad Allumiere è ricca di altre valide risorse da sfruttare oltre all’allume: a partire dai prodotti dell’agricoltura di elevata qualità, per finire con quello che la storia ha benignamente messo a disposizione di questo territorio. Tutto l’alto Lazio, la Tuscia e la Maremma laziale, sono stati infatti la patria del popolo forse più affascinante della storia italica: gli Etruschi.

È sulle tracce di queste antiche genti e dei loro più noti discendenti, i Romani, che si è sviluppato il progetto messo a punto dalla Fondazione Anna Maria Catalano con il contributo della Regione Lazio: “Cycling Mirabilia Lazio – Sulle vie della rinascita del turismo laziale”, con l’obiettivo di valorizzare il turismo culturale identitario, i luoghi della memoria, il turismo outdoor e gli aspetti legati alla salute, all’enogastronomia e al turismo rurale.

Sergio Estivi, un progetto per la rinascita del turismo laziale

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Un percorso “sostenibile” studiato per chi ama andare in bicicletta, ma anche per quanti preferiscono altri mezzi di locomozione, attraverso bellezze paesaggistiche e naturalistiche, borghi storici e testimonianze archeologiche. Un percorso testato nei primi giorni di novembre con un “tour sperimentale” al quale hanno partecipato giornalisti ed operatori turistici provenienti da altre regioni, i quali hanno potuto constatare come il Lazio possa regalare ai suoi visitatori alcuni tesori sconosciuti ai più ma non per questo meno affascinanti.

Paola Salvatori, alla scoperta di nuovi tesori del territorio laziale

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Una di queste realtà, dove sarebbe possibile (ed anzi auspicabile) sviluppare tutte quegli elementi capaci di attrarre in maggior misura nuovi flussi turistici, a partire dalle infrastrutture di accoglienza oggi ancora carenti, è senza dubbio Allumiere. Un obiettivo che l’amministrazione comunale, già fortemente impegnata sul fronte culturale, come dimostra la rivitalizzazione del locale Museo Civico, è intenzionata a perseguire con determinazione.

Luigi Landi: valorizzare le eccellenze storiche, naturali e dell’enogastronomia

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Là dove sorgevano le cave, in alcuni tratti visibili ancor oggi, la natura è tornata a splendere in tutta la sua rigogliosità e bellezza, come testimonia il “faggeto” di Allumiere, meta per corroboranti e tranquille passeggiate.

Augusto Amici: il faggeto, per una tranquilla immersione nella natura

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