lunedì, Marzo 31, 2025
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Tre giorni per toccare con mano la ricchezza dell’agroalimentare italiano

È in corso a Roma “Agricoltura È”, la tre giorni per raccontare il Sistema Italia e celebrare l’anniversario della firma dei Trattati di Roma, che diedero vita in Italia alla Politica Agricola Comune. Un evento immersivo, con un villaggio allestito a Piazza della Repubblica, con più di 40 stand per scoprire da vicino il mondo dell’agricoltura ed ospitare momenti di confronto, laboratori interattivi, degustazioni e dimostrazioni pratiche.

All’evento partecipano tutte le maggiori associazioni di categoria, 10 Regioni, le maggiori partecipate pubbliche, 7 consorzi, 10 Progetti sociali e associazioni del terzo settore, 29 Scuole e Istituti Agrari e Alberghieri e 4 Università. L’obiettivo è rimarcare il dialogo tra tradizione e innovazione, sostenibilità e tecnologia, cultura e ricerca.

La manifestazione è stato aperta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha tracciato un quadro del settore agricolo di fronte alle sfide europee.

“Avete saputo mettervi insieme, misurarvi con la crescente dimensione internazionale, senza timore di mercati prima sconosciuti e in cui, oggi, i prodotti italiani sono leader”, ha dichiarato il presidente Mattarella, che ha continuato: “I progressi avvengono raramente per caso. Sono, piuttosto, frutto di intuizione, studio, determinazione, impegno, capacità di operare facendo sistema. L’agricoltura non fa eccezione. E, se oggi possiamo parlare di ‘Dop economy’, lo dobbiamo alle scelte di ammodernamento operate agli albori della Repubblica e alla nascita delle Comunità europee”.

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Il messaggio del presidente è chiaro: l’agricoltura è stato ed è un pilastro dell’identità europea, motore di crescita economica e modello di sostenibilità per il futuro.

Come tale, essa va valorizzata, protetta nelle sue eccellenze, incentivata nel lavoro quotidiano dei produttori: basti pensare che i prodotti DOP, cibo e vino, valgono intorno ai 20 miliardi di euro e rappresentano, da soli, il 20% dell’intero fatturato agro-alimentare.

Questo il quadro che emerge dagli ultimi dati Istat, secondo i quali l’agricoltura italiana è quella che ‘vale di più rispetto agli altri Paesi europei.

Con i suoi 42.412 milioni di euro, infatti, il nostro Paese si assesta nel 2024 al primo posto in Europa per valore aggiunto sulle produzioni agricole, a fronte di una produzione pari a 74.592 milioni di euro.

Al secondo posto la Spagna, con 39.517 milioni di euro di valore aggiunto agricolo a fronte di 68.430 mln di euro in produzione agricola.

Al terzo posto la Francia, con 35.134 milioni di euro in termini di valore aggiunto che è prima però in produzione, pari a 88.319 milioni di euro.

Al secondo posto per produzione invece – subito prima dell’Italia – è la Germania, con 75.430 milioni di euro in termini di produzione a fronte però di appena 31.944 milioni di euro in termini di valore aggiunto.

Un settore, quello agricolo, su cui si sviluppa il benessere del Paese. Ma che è anche un baluardo per la sicurezza alimentare, oggi messa a dura prova dalla guerra, e come presidio per la tutela dell’ambiente. 

“Siamo qui per condividere una visione in cui agricoltura è molto più di un settore economico – ha rilanciato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. L’agricoltura è strumento di solidarietà, è fonte di energia pulita, è innovazione al servizio della sostenibilità. Agricoltura è ricerca e competenza, capace di garantire produttività con il minor impatto possibile sull’ambiente”. 

Risorse per le filiere in difficoltà, promozione dell’innovazione, sostegno al ricambio generazione, semplificazione delle procedure, lotta al caporalato: questi i temi principali di azione per i prossimi mesi, nel nostro Paese e in Europa.  Non a caso è previsto per oggi, anniversario della firma dei Trattati di Roma, l’intervento del Commissario europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen. 

Nei pressi della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri saranno allestiti due boschi e un’area per il battesimo della sella dedicata alle scuole, mentre piccolo villaggio celebrerà la chiusura del Tour Mondiale del Vespucci. La zona del Planetario, invece, è dedicata ad ospitare degustazioni di prodotti DOP e IGP.

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Autore

  • Silvia Gravili

    Nata nell’81, dopo la laurea magistrale conseguita con lode e un dottorato di ricerca su sviluppo territoriale, turismo, sostenibilità e valorizzazione dei prodotti tipici delle filiere agroalimentari e artigianali, si è specializzata in Social media management. Esperta di comunicazione istituzionale, relazioni pubbliche e comunicazione di sostenibilità, attualmente svolge la sua attività al CIHEAM, l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari.

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