giovedì, Novembre 21, 2024
Agricoltura

Sempre più solidale il pomodoro “Torpedino”

Grazie all’iniziativa “Adotta un Torpedino”, donati tremila euro a due associazioni non profit del territorio di Fondi: l’Andos  e il Centro per minori Magicabula

Al grido di “Nessuno può restare indietro”, i produttori del famoso minisanmarzano laziale, in accordo con i Servizi Sociali della Città di Fondi, insieme per sostenere le attività dei diversamente abili e le visite di controllo per le donne operate di tumore al seno.  “Aiutare queste persone – sottolinea l’amministratore della Torpedino srl, Mariano di Vito – significa far sentire tutti parte di una grande comunità dove ognuno può rendersi utile per sostenere l’altro”.

Il tutto nonostante un periodo certo non facile per l’agricoltura italiana vessata dalla pandemia prima e ora dai rincari sconsiderati delle materie prime causati dal conflitto ucraino, che hanno portato ad un innalzamento dei costi di produzione difficilmente risolvibili. “Seppur in un momento difficile per le nostre economie – continua Di Vito – non ci siamo voluti però esimere dall’impegno preso anche quest’anno con le associazioni di volontariato che operano sul territorio e alle quali abbiamo diviso il ricavato della vendita delle piantine donate dagli agricoltori per sostenere il progetto”.

Considerato il primo pomodoro a marchio del Lazio, il Torpedino è oramai diventato a pieno titolo una tra le varietà più apprezzate non solo a livello nazionale, ma anche a Londra e in Germania dove sta conquistando sempre più consensi. Ambasciatore delle produzioni di eccellenza della Piana di Fondi, questo pomodoro è oggi coltivato da un piccolo gruppo di produttori locali per un totale di circa 4.000 quintali all’anno destinati prevalentemente al mercato interno e  alla grande distribuzione.

Protagonista di numerose tesi di laurea, il Torpedino è attualmente oggetto anche di progetti di ricerca ad opera dell’INSOR – Istituto Nazionale di Sociologia Rurale, del Crea, dell’Università di Tor Vergata e della Regione Lazio per il miglioramento qualitativo attraverso l’ottimizzazione delle risorse idriche e la salvaguardia del suolo.

“Siamo orgogliosi del percorso fatto negli anni e degli importanti risultati raggiunti – dice ancora Mariano Di Vito –  I successi però non ci rasserenano di fronte alle tante problematiche di questi ultimi tempi che rischiano di ostacolare pesantemente il settore. Nonostante ciò, non ci arrendiamo e sempre in collaborazione con i Servizi Sociali, stiamo già pensando per il prossimo anno ad una grandissimo evento in cui confluire le numerose iniziative solidali che già svolgono le attività produttive del territorio a favore dei più deboli, insieme anche ai ristoratori e alla delegazione della Federazione Italiana Cuochi della provincia di Latina. Insieme si vince sempre”.

Autore

  • Giornalista agricola ed enogastronomica, ha collaborato per lunghi anni con i quotidiani nazionali “Libero” e “Il Tempo” ed attualmente è vicepresidente dell’Arga Lazio (l’Associazione regionale Giornalisti Agricoltura, Alimentazione, Ambiente, Territorio, Energie: Gruppo di specializzazione della Associazione Stampa Romana-FNSI). Fondatrice e presidente dell’Associazione “Agroalimentare in Rosa”, è organizzatrice di grandi eventi e direttrice tecnica e scientifica di numerose manifestazioni volte alla valorizzazione dei giacimenti agro-culturali italiani. Dal 2020 è vicepresidente nazionale di Confassociazioni Tourism Food Hospitality con delega alla Comunicazione ed Eventi. Dal 2013 è tra i promotori ed organizzatori del Festival Cerealia.

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