Semplificazione normativa e digitale: pronto il piano di lavoro UE per l’agricoltura
Attraverso la “Visione per l’agricoltura e l’alimentazione” la Commissione traccia una tabella di marcia sul futuro dell’agricoltura e dell’alimentazione in Europa
Secondo gli ultimi risultati dell’Eurobarometro, la stragrande maggioranza dei cittadini dell’UE ritiene sia necessario garantire un approvvigionamento alimentare stabile nell’Unione, fornendo alimenti sicuri, sani e sostenibili di alta qualità.
Anche alla luce di questo, la Commissione ha recentemente presentato la visione per l’agricoltura e l’alimentazione: un piano di lavoro, rientrato tra le iniziative prioritarie per i primi cento giorni della nuova Commissione von der Leyen, che renda l’agroalimentare europeo un settore sempre più attrattivo, competitivo, resiliente, orientato al futuro ed equo per le generazioni attuali e future.
La visione si poggia su due pilastri: semplificare le politiche e aumentare la diffusione dell’innovazione e del digitale; per questo, nel corso del 2025 sarà proposto un pacchetto per la semplificazione del quadro legislativo agricolo attuale e sarà tracciata una strategia digitale per l’agricoltura, volta a sostenere la transizione tecnologica di agricoltori e operatori agroalimentari.
«I nostri agricoltori hanno un ruolo centrale nel sistema di produzione alimentare dell’UE – ha dichiarato la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. È grazie al loro duro lavoro quotidiano che tutti noi abbiamo alimenti sicuri e di alta qualità. I nostri agricoltori si trovano tuttavia ad affrontare le sfide crescenti della concorrenza globale e dei cambiamenti climatici. Per questo motivo presentiamo una strategia globale che rende l’agricoltura più attrattiva, più resiliente e più sostenibile».
Quattro gli ambiti di intervento individuati: attrattività del settore, competitività del settore, adeguatezza alle esigenze future e condizioni di vita e di lavoro eque nelle zone rurali.
Per un settore attrattivo
L’impegno della Commissione è quello di garantire che gli agricoltori non siano costretti a vendere sistematicamente i loro prodotti al di sotto dei costi di produzione; per questo, il Commissario per l’Agricoltura e l’alimentazione Christophe Hansen ha annunciato che saranno adottate misure concrete, come la revisione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali e la pubblicazione di una strategia per il ricambio generazionale, che raccomandi le misure necessarie a livello sia dell’UE che nazionale/regionale per superare gli ostacoli che impediscono ai giovani di accedere alla professione.
L’obiettivo è dare al settore agricolo una stabilità tale da incoraggiare le nuove generazioni a intraprendere la professione, anche attraverso redditi equi e un sostegno pubblico più mirato: spazio, dunque, a un loro sostegno attivo, facendo in modo che possano sfruttare i vantaggi dell’innovazione e dei nuovi modelli imprenditoriali, anche grazie ai crediti di carbonio e ai crediti natura in quanto fonti di reddito complementari.
Per un settore competitivo e resiliente
L’UE continuerà inoltre a dare priorità alla sicurezza e alla sovranità alimentare in vari modi, a partire dall’utilizzo di negoziati e accordi commerciali che tutelino gli interessi degli agricoltori europei. Per questo, e per rispondere alle richieste degli agricoltori di un maggiore allineamento delle norme di produzione per i prodotti importati che rischiano di tradursi in uno svantaggio per chi coltiva in Europa, nel corso del 2025 saranno inoltre introdotte misure per valutare l’impatto di una maggiore coerenza nelle norme per quanto riguarda i pesticidi pericolosi vietati nell’UE e il benessere degli animali.
L’applicazione e i controlli rigorosi delle norme in materia di sicurezza alimentare resteranno una priorità non negoziabile, con una intensificazione delle attività relative al bestiame.
Per un settore adeguato alle esigenze future
Riconoscendo il ruolo importante che il settore agricolo europeo svolge nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e la necessità di conciliare l’azione per il clima con la sicurezza alimentare, la Commissione si impegna poi a ricompensare gli agricoltori che adotteranno pratiche rispettose della natura.
Per questo, a livello legislativo sarà preso attentamente in considerazione qualsiasi ulteriore divieto di utilizzo dei pesticidi qualora non siano disponibili alternative in tempi ragionevoli e si semplificherà l’accesso ai biopesticidi nel mercato dell’UE. La Commissione svilupperà inoltre un sistema volontario di analisi comparativa, la “bussola per la sostenibilità nelle aziende agricole”, per aiutare gli agricoltori a misurare e migliorare le prestazioni delle loro aziende, e preparerà una strategia sulla resilienza idrica in grado di rispondere all’urgente necessità di utilizzare l’acqua in modo più efficiente.
Per condizioni di vita e di lavoro eque nelle zone rurali
Infine, la Commissione presenterà un piano d’azione rurale aggiornato per garantire che le zone rurali rimangano dinamiche, funzionali e profondamente collegate al patrimonio culturale e naturale dell’UE.
Sarà inoltre avviato un dialogo annuale sull’alimentazione, che raccolga consumatori, agricoltori, rappresentanti dell’industria e autorità pubbliche, per trovare soluzioni a questioni come l’accessibilità economica dei prodotti alimentari e l’innovazione.
In futuro la Commissione esaminerà con attenzione anche la riduzione degli sprechi alimentari e la risposta alle preoccupazioni della società in materia di benessere degli animali.
Sempre guardando al futuro, la Commissione ha annunciato che la prossima politica agricola comune (PAC), nell’ambito della prossima proposta sul quadro finanziario pluriennale (QFP), darà precedenza agli incentivi anziché alle condizioni: più semplice e mirata, darà un sostegno più orientato agli agricoltori che si impegnano attivamente nella produzione alimentare, con particolare attenzione ai giovani agricoltori e a coloro che praticano l’agricoltura in zone soggette a vincoli naturali.