Regione Lazio. UeCoop-Coldiretti propone legge su “Agricoltura Sociale”
Aldo Mattia, presidente UeCoop Lazio: “Vogliamo far approvare una legge già in vigore a livello nazionale da qualche mese, che deve però essere declinata a livello regionale”
Facilitare la guarigione di pazienti malati di cancro grazie al contatto con gli animali, aiutare a superare il disagio psichico coltivando un albero da frutto, favorire il reinserimento lavorativo con l’impiego in vigne e allevamenti, incoraggiare i corretti stili di vita facendo conoscere i prodotti alimentari tipici della dieta mediterranea.
E’ questo il senso della proposta di legge sull'”agricoltura sociale” presentata questa mattina al Consiglio regionale del Lazio da UeCoop, l’associazione nazionale di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo promossa dalla Coldiretti, che a livello locale rappresenta oltre 500 imprese. In altre parole, significa promuovere l’agricoltura per sviluppare interventi e servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo, con lo scopo di facilitare l’accesso alle prestazioni essenziali da parte di persone, famiglie e comunità di tutto il territorio regionale, in particolare delle zone rurali o svantaggiate. La proposta, infatti, prevede che sotto la dicitura “agricoltura sociale” si possano realizzare in particolare tre percorsi: l’inserimento e il reinserimento di lavoratori disabili o svantaggiati, compresi i minori in età lavorativa presenti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale; l’erogazione di prestazioni e servizi che affiancano le terapie mediche, psicologiche e riabilitative, grazie anche all’aiuto di animali allevati e la coltivazione delle piante; lo sviluppo di progetti finalizzati all’educazione ambientale e alimentare, alla salvaguardia della biodiversità, ma anche alla conoscenza del territorio.
Questa proposta “è l’ennesima esaltazione della multifunzionalità dell’agricoltura”, ha spiegato il presidente di UeCoop Lazio, Aldo Mattia, che ha annunciato: “Lunedì depositeremo formalmente qui alla Pisana la nostra proposta di legge e faremo un pressing costante per portare a casa il miglior risultato. Vogliamo far approvare una legge già in vigore a livello nazionale da qualche mese, che deve però essere declinata a livello regionale, sulla scia di quanto abbiamo già fatto con la legge sui danni della fauna selvatica”. L’iniziativa, è convinto Mattia, “avrà successo perché c’è una grande richiesta da parte del cittadino-consumatore, e dall’altra parte consentirà agli agricoltori di ottenere adeguati finanziamenti, anche comunitari, per innalzare il reddito e tutelare territori marginali”.
Gli organismi che si occuperanno di queste attività saranno le “fattorie sociali”, che verranno inserite in un apposito albo istituito presso l’Assessorato regionale all’Agricoltura, caccia e pesca, da aggiornare annualmente: questo permetterà anche il monitoraggio e la valutazione degli operatori e delle prestazioni, tramite uno specifico Osservatorio che definirà criteri, procedure, coordinamento, supporto alla formazione e alla comunicazione, raccolta di documenti.
”Tratteremo in tempi ragionevoli e opportuni, in commissione e in aula, questa iniziativa che, per contenuti e finalità, merita una corsia preferenziale”. Così Daniele Leodori, presidente del Consiglio regionale del Lazio, ha rassicurato sull’esame e la rapida approvazione della proposta di legge sull'”agricoltura sociale” presentata da Uecoop. Si tratta della centrale delle cooperative affiliate alla Coldiretti, per disciplinare attività già diffuse nelle campagne, dove hanno preso piede da un decennio, sviluppandosi spontaneamente.”Soprattutto dall”inizio della crisi che – ha ricordato Saverio Senni, docente all”università della Tuscia – ha fatto emergere nuove disuguaglianze che penalizzano settori sempre più estesi della società”.
Fattorie didattiche, formazione professionale e inserimento lavorativo di profughi, ex tossicodipendenti, lavoratori con disabilità, ippoterapia e ortoterapia per agevolare il recupero post-operatorio dei pazienti, ma anche servizi come gli agri-asilo e gli agri-nido, particolarmente preziosi nei piccoli comuni che scontano l’impoverimento del welfare pubblico, sono i principali ambiti di applicazione di questa nuova frontiera dell”agricoltura.
”La legge – ha spiegato Aldo Mattia, presidente di Uecoop e direttore regionale della Coldiretti – dovrà regolamentare un settore che oltre a garantire alle aziende nuove occasioni di reddito produce vantaggi sociali perché assicura prestazioni per il benessere psicofisico degli anziani, dei bambini e dei soggetti deboli, svantaggiati e a rischio di emarginazione”.
“Il mio primo pensiero è che bisogna fare qualcosa per aiutare un settore che sta svolgendo un grande lavoro in Italia. L’agricoltura sociale è una nuova modalità di attività che dobbiamo capire come realizzare a livello regionale, che non va ingabbiata ma anzi esaltata nella sua multifunzionalità”. Queste le parole dell’assessore della Regione Lazio all’Agricoltura, Carlo Hausmann, in un breve intervento telefonico con i rappresentanti di UeCoop-Coldiretti riuniti alla Pisana per la presentazione della proposta di legge regionale. Per ottenere questo obiettivo “dobbiamo pensare a regole semplici da rispettare. Sono disponibile – ha concluso l’assessore – a promuovere un tavolo sinergico che possa far procedere l’iniziativa”.
A chiudere i lavori è stato il vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Ciarla. Anche lui ha garantito massima attenzione nei confronti della proposta di legge, assicurando ”un esame rapido del testo in commissione e l’approvazione prima possibile in aula di una iniziativa legislativa che va sostenuta perché aiuta chi ha bisogno di aiuto”.