Presto le etichette digitali per i fertilizzanti
Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio per rendere l’etichettatura dei concimi più semplice e chiara
Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sul regolamento relativo all’etichettatura digitale dei prodotti fertilizzanti. La proposta, che modifica la legislazione attualmente applicabile, mira a introdurre la possibilità di optare per l’etichettatura digitale sui prodotti fertilizzanti dell’UE, a migliorare la leggibilità delle etichette, portando a un uso più efficiente dei prodotti fertilizzanti, e a semplificare gli obblighi di etichettatura per i fornitori, riducendo nel contempo i costi per l’industria.
L’accordo provvisorio incoraggia un uso più ampio dell’etichettatura digitale, includendo nel contempo misure per fornire etichette fisiche quando sono più necessarie. L’accordo specifica, inoltre, che le etichette digitali saranno disponibili per un periodo di 10 anni dal momento in cui il prodotto viene immesso sul mercato.
“Questo regolamento – ha specificato David Clarinval, Vice Primo Ministro e Ministro per i Lavoratori Autonomi, le PMI e l’Agricoltura, le Riforme Istituzionali e il Rinnovamento Democratico – rafforza la digitalizzazione del settore dei fertilizzanti e allo stesso tempo garantisce che gli agricoltori e gli altri clienti, compresi quelli con competenze digitali limitate, ottengano informazioni chiare, leggibili e di facile utilizzo quando acquistano i prodotti di cui hanno bisogno”.
La proposta della Commissione
Finora il regolamento (UE) 2019/1009 ha disciplinato i requisiti per l’etichettatura dei concimi. La proposta della Commissione, pubblicata il 27 febbraio 2023, mira a migliorare la leggibilità delle etichette, introducendo la possibilità per i fornitori di prodotti fertilizzanti di comunicare le informazioni sull’etichettatura in un formato fisico, digitale o in una combinazione dei due. Il testo della Commissione propone che sia consentito un formato esclusivamente digitale quando i prodotti fertilizzanti dell’UE sono venduti senza imballaggio o quando i prodotti sono venduti a operatori economici che non sono utilizzatori finali dei prodotti. Gli agricoltori e gli altri consumatori di prodotti fertilizzanti venduti in imballaggi continuerebbero a beneficiare di etichette sia digitali che fisiche per le informazioni più importanti (ad esempio la protezione della salute e dell’ambiente, l’efficienza agronomica o il contenuto).
La proposta della Commissione prescrive il contenuto e i requisiti tecnologici per le etichette digitali. Gli operatori economici dovrebbero garantire che l’etichetta digitale sia consultabile, accessibile, gratuita e in grado di soddisfare le esigenze dei gruppi vulnerabili.
Principali elementi dell’accordo
L’accordo provvisorio raggiunto il 22 gennaio dai due colegislatori promuove un uso più ampio dell’etichettatura digitale per ridurre i costi, la burocrazia e l’impronta ambientale dei produttori, ma garantisce che i consumatori, compresi i gruppi vulnerabili o le persone con competenze digitali limitate, dispongano di tutte le informazioni di cui hanno bisogno attraverso mezzi fisici. L’accordo provvisorio consente l’uso di etichette digitali per i prodotti venduti senza imballaggio (alla rinfusa), a condizione che le informazioni dell’etichetta siano esposte anche in formato fisico in un luogo visibile nel punto vendita.
I colegislatori hanno deciso di estendere la disponibilità di etichette digitali a una durata di 10 anni dal momento in cui il prodotto è immesso sul mercato. Infine, l’accordo provvisorio riporta sull’etichetta fisica una certa serie di informazioni sull’efficienza agronomica dei prodotti fertilizzanti descritti nell’allegato III del regolamento. In futuro la Commissione avrebbe il potere di aggiornare i requisiti generali in materia di etichettatura digitale mediante atti delegati.
L’accordo provvisorio raggiunto tra Consiglio e Parlamento europeo deve ora essere approvato e formalmente adottato da entrambe le istituzioni.
Le etichette digitali
Le etichette digitali sono codici QR o codici a barre che reindirizzano l’utente a una pagina web in cui sono memorizzate le informazioni dell’etichetta. Le soluzioni digitali riducono notevolmente i costi di etichettatura e allo stesso tempo facilitano l’aggiornamento del contenuto. Inoltre, la quantità e la qualità delle informazioni che possono essere memorizzate in un’etichetta digitale è molto più elevata rispetto a un’etichetta fisica, la cui leggibilità può rivelarsi difficile, soprattutto nelle confezioni di piccole dimensioni. Tuttavia, il livello di alfabetizzazione digitale varia a seconda dei gruppi sociali e delle età e alcuni gruppi vulnerabili possono avere difficoltà a comprendere il funzionamento delle etichette digitali o dei dispositivi intelligenti.
Nell’UE, l’etichettatura digitale è già utilizzata per alcuni prodotti contenenti sostanze chimiche, ad esempio le batterie, e le norme per l’etichettatura digitale sono allo studio per altri prodotti (ad esempio detergenti, cosmetici e altre sostanze chimiche). Si prevede che la semplificazione degli obblighi di etichettatura ridurrà i costi annuali, in media, di 57 000 euro per una grande impresa e di 4 500 euro per una PMI.