martedì, Dicembre 3, 2024
Agricoltura

Più verdure e più pesce per la dieta estiva

di Gianluca De Angelis

L’alimentazione degli italiani non convince e stando ai dati recenti dovrebbe migliorare. È questo il responso di un’indagine condotta dall’Osservatorio nutrizionale Grana Padano, che ha analizzato come (su 6.250 adulti, 56% donne e 44% uomini) il 38% non consumi in quantità soddisfacenti né verdura né frutta: non sono rispettate, infatti, la doppia porzione di vegetali e la dose raccomandata di due frutti al giorno. Oltretutto, il 45,6% non mangia pesce due volte a settimana come consigliato dagli esperti, mentre appena il 22% mangia noci o frutta secca tutti i giorni. Male anche i dati riguardanti l’idratazione: nonostante il caldo dell’estate, il 36% del campione non beve abbastanza acqua durante il giorno.

L’indagine è stata messa in atto principalmente per capire le abitudini alimentari degli italiani, ma anche il loro apporto di nutrienti protettivi quotidiani per combattere i possibili danni del sole. Una corretta alimentazione è infatti indispensabile per ridurre i danni provocati dalle radiazioni solari: bisogna abbondare per quanto riguarda vitamine, minerali e nutrienti protettivi delle nostre cellule come i grassi polinsaturi, e quindi seguire una dieta estiva con frutta, verdura, pesce, frutta secca e altro.

“Si parla molto di ossidazione cellulare, ma non abbastanza delle cause: una di queste è certamente l’eccessiva esposizione al sole”, ha commentato Michela Barichella, dietologa e direttore Uos di dietetica e nutrizione clinica dell’Asst Pini-Cto di Milano. “Abbiamo sempre più dati che confermano che una dieta ricca di vitamine e sali minerali combatte i radicali liberi e protegge il nostro corpo dai danni ossidativi. È fondamentale mangiare le cinque porzioni al giorno di frutta e verdura e assicurarsi la giusta quantità di omega 3 con pesce e frutta secca”.

Una dieta da migliorare, quindi: ma forse saranno proprio le vacanze in qualche località marittima o di montagna, prossime per molti italiani, a contribuire alla riscoperta del gusto di prodotti di pesce o di verdure coltivate sul posto.

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