lunedì, Maggio 20, 2024
Attualità

Parte il 21 novembre la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo

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Il Ministero delle politiche agricole alimentari ha presentato a Villa Madama, alla presenza dei Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina e degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni, il Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto, il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome Stefano Bonaccini e il Direttore generale della RAI Antonio Campo Dall’Orto, la prima ‘Settimana della Cucina Italiana nel Mondo’, inserita nel piano per la promozione e la difesa del vero Made in Italy agroalimentare all’estero portato avanti dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Mipaaf, in sinergia con il Ministero dello Sviluppo economico e Ministero dell’Istruzione.

Più di 1.300 eventi in programma dal 21 al 27 novembre in 105 Stati, dagli USA al Giappone, passando per Canada, Brasile, Russia, Cina ed Emirati Arabi Uniti, coordinati dalla rete all’estero della Farnesina. 295 le sedi diplomatiche, consolari e degli istituti italiani di cultura attivati. Tra gli obiettivi, far conoscere le produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane, con particolare riferimento ai prodotti di qualità certificata; valorizzare il saper fare italiano; diffondere i valori unici della Dieta Mediterranea; presentare l’offerta formativa del nostro Paese nel settore enogastronomico; rafforzare la presenza della cucina italiana all’estero anche attraverso le attività di specializzazione dei giovani cuochi e la presentazione dell’offerta della ristorazione italiana di qualità; infine promuovere i “percorsi del gusto” in Italia per i turisti.

“Leghiamo il grande tema della cucina a quello del lavoro dei nostri produttori, un tratto distintivo – ha sottolineato a margine dell’evento il Ministro Maurizio Martina – che rende il modello Italia unico nel mondo. Perché quando raccontiamo un piatto, raccontiamo anche la storia di chi lo ha realizzato, di un territorio, della qualità delle materie prime. Una filiera in cui sicurezza ed eccellenza diventano parole chiave. Questa è una delle tappe di un percorso nato ad Expo Milano, dove abbiamo compreso il grande valore, anche politico, del cibo nella nostra società nei prossimi anni. E allora rafforziamo questa rete che abbiamo creato, anche grazie al Food Act, tra Istituzioni, mondo della cucina e dell’agroalimentare, per raccontare il nostro saper fare e cosa significa essere italiani. È questa la nostra forza e il nostro orgoglio”.

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