sabato, Maggio 18, 2024
Attualità

Per la Cia un primo maggio d’impegno

“Dall’agricoltura multifunzionale 100 mila posti di lavoro per i giovani”. La Confederazione all’Expo racconta le imprese under 35 di successo. Sono la risposta al dramma della disoccupazione in Italia dove l’85 della famiglie consiglierebbe ai figli di operare nel settore primario

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Un Primo Maggio d’impegno e di riflessione per la Cia mentre a Milano si apre l’Expo che rappresenta un’opportunità unica per rimettere al centro dello sviluppo gli agricoltori. Le statistiche diffuse dall’Istat presentano ancora un quadro drammatico del lavoro in Italia: il tasso di disoccupazione a marzo e cresce di 0,2 punti (da febbraio) e tocca il record al 13%; la disoccupazione giovanile con un aumento di 0,3 punti percentuali sale al 43,1%, dal 42,8% di febbraio.

“Di fronte a questi dati -afferma il presidente della Cia-Confederazione italiani agricoltori Dino Scanavino- è necessario riflettere, ma anche agire. Mentre celebriamo con tutti i lavoratori la festa del Primo Maggio non possiamo non guardare con preoccupazione al futuro dei nostri giovani. Come agricoltori abbiamo l’orgoglio di affermare che dall’agricoltura può venire una concreta speranza di futuro. Se si darà spazio all’agricoltura multifunzionale rafforzando le filiere, collegando l’agricoltura al turismo, ma anche alla tutela del patrimonio paesaggistico e monumentale del nostro Paese, se diamo all’agricoltura un ruolo centrale nello sviluppo sostenibile siamo in grado di creare in cinque anni centomila nuovi posti di lavoro per gli under 35 nelle nostre aziende.”

Per questo il primo evento organizzato dalla Cia all’Expo è incentrato proprio sui giovani: il 5 maggio si parla di “Giovani: il vivaio da coltivare per far crescere il Paese”. In quella giornata saranno illustrati i casi d’ imprese di successo di agricoltori under 35. Maria Pirrone la presidente di Agia, l’associazione dei giovani di Cia, sottolinea : “Sta crescendo la concreta opportunità per i giovani di trovare lavoro nell’impresa agricola. Ci sono molti dati che lo confermano: dal boom degli iscritti alle facoltà agrarie (+43,1% per scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali, +22,9% per scienze e tecnologie alimentari, +18,6% per scienze e tecnologie agrarie e forestali mentre le università perdono iscritti)  alla percezione positiva che i giovani hanno dell’agricoltura. In una recente ricerca del Censis si evidenzia come per il 41% dei giovani l’agricoltura di qualità associata alla percezione positiva del cibo e della dieta mediterranea sia il primo motivo di orgoglio nazionale. Ma non solo: l’85% delle famiglie italiane consiglierebbe ad un proprio figlio o nipote di impegnarsi in agricoltura. Questi dati dicono che per battere la disoccupazione giovanile il nostro settore è decisivo e che oggi l’impresa agricola è prima di tutto un’impresa ad alta innovazione e ad alta formazione: il 40% dei giovani agricoltori possiede un diploma e l’11% una laurea e il 41% degli agricoltori con laurea è giovane. Soprattutto se l’agricoltura è integrata con altre funzioni in una logica di filiera. Per questo nella nostra giornata in Expo ci occupiamo di agricoltura e benessere che significa anche mettere in campo le prime fattorie sportive d’Italia con un preciso protocollo studiato insieme alla Federazione di Atletica Leggera, che significa affermare il ruolo delle Fattorie didattiche e del Turismo verde, che significa attenzione all’alimentazione. Basti dire che un quarto delle imprese agricole under 35 fa coltivazione biologica”.

Tutto questo porta Cia in Expo consapevole che dare valore alla terra significa progettare il futuro anche oggi Primo Maggio quando si celebra il lavoro e con Expo s’immagina il domani. Un domani buono per i giovani se l’agricoltura, nella forma nuova della multifunzionalità, riacquista la sua indispensabile centralità.

Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari).

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