Moncalvo alla kermesse del PD: buona l’opera del Governo
“E’ decisamente insolito che una Confederazione come la nostra sia presente ad un convegno programmatico come quello di oggi, in genere ci teniamo distanti, preferendo invitare ad occasioni da noi organizzate, sottolineando così una sorta di distanza dalla classe politica. Ma in questo caso è necessario riconoscere l’azione dell’ultimo Governo che è riuscito a conferire al comparto agricolo il suo ruolo di centralità e pilastro di identità nazionale, elaborando una visione strategica per rafforzarlo in termini quantitativi e qualitativi”.
Questo in sintesi l’intervento con cui il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, ha marcato la sua presenza al Lingotto di Torino, nel corso della manifestazione Pd per la futura riorganizzazione del Partito Democratico.
“La visione di un’agricoltura distintiva italiana sta diventando una dimensione identitaria molto più importante del Pil che rappresenta” ha sottolineato il presidente di Coldiretti, ricordando l’anomalia legata ai decenni precedenti in cui il settore è rimasto praticamente solo nel tentativo di arginare il comparto agroindustriale che – sfruttando l’appeal del marchio Made in Italy – ha di fatto spesso utilizzato materie che con il territorio nazionale non avevano niente a che fare, danneggiando profondamente il connettivo sociale ed economico che l’agricoltura italiana rappresentava.
L’introduzione di misure come la tracciabilità nazionale delle filiere del latte, dei prodotti caseari e del grano per la pasta vanno finalmente in direzione opposta, ha riconosciuto il Presidente Coldiretti. “Tutto questo, insieme all’abolizione dell’Imu per i terreni agricoli, a quella dell’Irap per le imprese di settore – sottolinea Moncalvo – non sono solo regole di giustizia sociale, ma rappresentano concretamente soldi per i nostri agricoltori, e noi non potevamo non riconoscere l’operato di chi si è adoperato in tal senso”.
Nonostante questo nuovo corso è però importante vigilare. Già qualcosa si è crinato, ammonisce Moncalvo. Se “i decreti sul terremoto del centro Italia sono stati fondamentali nel riconoscere il valore dell’agricoltura per quei territori, non possiamo tollerale che dopo aver approvato la costruzione di 1440 stalle, solo 33 siano funzionanti”.