sabato, Novembre 23, 2024
Attualità

Latte: rivedere le norme dei pagamenti accoppiati previsti dalla Pac

Il Presidente della Cia scrive al Coordinatore degli Assessori all’agricoltura Leonardo Di Gioia: “ci sono produttori che nelle aree di montagna, in alcune pianure con particolare condizioni climatiche, pur realizzando alimenti di eccellenza anche Dop, sono tagliati fuori dai premi. Questa anomalia andrebbe superata”.

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Troppi produttori italiani non accedono ai “pagamenti accoppiati della Pac per il settore del latte”, questo perché il Decreto Dipeisr 1566/2015, articolo 5 contiene alcuni vincoli sui “requisiti di qualità”. Questa norma andrebbe ridiscussa perché i parametri utilizzati, per l’ammissibilità ai premi, non tengono conto di alcuni fattori climatici e territoriali che intervengono sulle caratteristiche del prodotto ottenuto. Questo un passaggio della missiva che il Presidente della Cia-Agricoltori Italiani ha inviato a Leonardo Di Gioia, il Coordinatore degli Assessori all’agricoltura regionali, che proprio in questi giorni si incontreranno per discutere sulle problematiche del settore primario e delle evoluzioni delle politiche comunitarie connesse. I requisiti contemplati dalla norma -scrive Scanavino a Di Gioia- , che non sono indicatori imprescindibili della qualità intrinseca del latte, risultano però spesso difficili da raggiungere nelle aree di montagna anche caratterizzate da prodotti Dop di eccellenza, ma pure in zone di pianura, specie con particolari condizioni climatiche.

E’ fondamentale, invece, -conclude Scanavino nella lettera- che questi pagamenti supplementari, previsti dalla regolamentazione comunitaria per eventuali settori in difficoltà, siano corrisposti a tutti i produttori in regola con le normative cogenti, eliminando vincoli, che finiscono per penalizzare alcune tipologie di aziende in evidente contraddizione con gli obiettivi di politica agraria unanimemente condivisi.

Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari). Attualmente Presidente di ARGA Lazio (Gruppo di specializzazione dell'Associazione Stampa Romana) e Vicepresidente di UNARGA (l'Unione delle varie ARGA regionali), Tesoriere del Gruppo Romano Corrispondenti e del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati.

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