Latte: protestano anche gli allevatori laziali
Maxi manifestazione organizzata dalla Coldiretti Lazio per la mattina di martedì 10 novembre davanti al Centro Commerciale Euroma2 sulla Cristoforo Colombo
In contemporanea alla mobilitazione di migliaia di allevatori della Coldiretti che dallo scorso sabato 7 novembre sono giunti a Lodi dalle diverse regioni italiane, anche il Lazio ha organizzato per domani, martedì 10 novembre, a Roma, davanti al Centro Commerciale Euroma2, una maxi manifestazione con allevatori provenienti da tutte le province della regione.
I produttori di latte laziale della Coldiretti, chiedono il rispetto della legge 91 del luglio 2015 che, in esecuzione dei principi comunitari, impone che il prezzo del latte alla stalla debba commisurarsi ai costi medi di produzione.
“Gli industriali che sottopagano il latte italiano al di sotto dei costi di produzione sono gli stessi che hanno tentato il colpo di mano per chiedere il via libera all’uso della polvere di latte nei formaggi e yogurt Made in Italy”. E’ quanto denunciano gli allevatori della Coldiretti del Lazio insieme a quelli che continuano l’assedio, con trattori e mucche al seguito, alla multinazionale francese Lactalis che con l’acquisto dei grandi marchi nazionali Parmalat, Galbani, Invernizzi e Locatelli è diventata il primo gruppo del settore.
Fallito il tentativo di far saltare la legge n .138 dell’ 11 aprile del 1974 che ha garantito da oltre 40 anni il primato della produzione lattiero casearia italiana, il latte – denuncia la Coldiretti – viene sottopagato a 34 centesimi al litro nonostante i costi di produzione siano in media compresi tra i 38 ed i 41 centesimi al litro proprio secondo lo studio ufficiale realizzato in riferimento alla legge 91 del luglio che impone che il prezzo del latte alla stalla debba commisurarsi ai costi medi di produzione.