Latte, allevatori e agricoltori insieme in piazza a Padova
Non si ferma la protesta contro il prezzo inaccettabile del latte alla stalla. Centinaia di produttori veneti di Cia e Confagricoltura oggi hanno manifestato le loro ragioni nella centralissima piazza Garibaldi, dopo essere partiti con i loro trattori dalla zona Stazione: “Inaccettabili i prezzi del latte della grande industria, siamo pronti a nuovi presidi davanti agli stabilimenti”.
Allevatori e agricoltori fianco a fianco per la tutela del Made in Italy e il riconoscimento di un giusto reddito alle proprie aziende. Oggi, da Padova, è ripresa la protesta dei produttori di latte, dopo il fallimento del tavolo al Mipaaf con gli industriali.
Questa mattina gli allevatori veneti di Cia e Confagricoltura hanno fatto sentire la loro voce, chiedendo alla cittadinanza di sostenerli nella lotta per un prezzo equo del latte e per difendere i prodotti italiani. Sono partiti a centinaia dalla Stazione, con i loro trattori, e hanno raggiunto piazza Garibaldi, dove hanno spiegato le ragioni della loro protesta.
“Non possiamo accettare i 35 centesimi al litro offerti al tavolo col Ministero, perché non bastano neppure a coprire i costi di produzione che si aggirano dai 40 ai 42 centesimi -ha dichiarato il presidente di Cia Padova, Roberto Betto – In provincia di Padova sono 700 le aziende produttrici di latte, che nel 2014 hanno prodotto 2.166 milioni di ettolitri. In Italia, nel 1983, le stalle erano 180 mila, oggi si sono ridotte a sole 36 mila. A livello regionale, nel 2014 sono state chiuse 250 stalle e, se la situazione persiste, molte altre saranno destinate alla stessa sorte, con conseguenze disastrose per l’agricoltura italiana e per la salute dei cittadini”.
L’obiettivo della manifestazione, infatti, è stato proprio quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema cruciale dell’alimentazione sana: “Riconoscere un giusto prezzo del latte agli allevatori significa garantire alla popolazione alimenti sani, sicuri e di origine certificata -ha spiegato Giordano Emo Capodilista, presidente di Confagricoltura Padova- Se non si interverrà in tempi rapidi le produzioni del nostro latte e dei nostri formaggi potrebbero non essere più garantite. Da Lactalis e Assolatte ci aspettiamo condizioni di prezzo remunerative. In caso contrario proseguiremo la protesta a oltranza”.
I trattori e le bandiere delle due associazioni hanno riempito e colorato di verde piazza Garibaldi, dove molti cittadini si sono fermati per condividere le ragioni degli allevatori. Cia e Confagricoltura hanno distribuito il latte e lo yogurt prodotto dalle aziende venete e venduto alle coop locali.
L’assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan, in particolare, ha espresso solidarietà e ai manifestanti. “Il latte oggi viene pagato meno di vent’anni fa, così facendo la grande industria e le regole europee stanno condannando a a morte migliaia di produttori”, ha ribadito l’assessore sfilando in corteo con i trattori dei produttori di latte per le vie del centro cittadino. Dopo aver reso omaggio alle vittime francesi della strage di Parigi con le note della Marsigliese, gli allevatori veneti non hanno mancato di far sentire la loro pacifica protesta nei confronti della Lactalis, il colosso francese dell’industria lattiero-casearia che sta imponendo ai produttori una remunerazione del latte inferiore al costo di produzione. “E’ un problema che va affrontato in modo strutturale creando forme di aggregazione ed economie di scala e ridando peso e dignità contrattuale alle nostre stalle. Come Regione siamo al lavoro, ma abbiamo bisogno che il governo faccia la propria parte”, ha affermato l’assessore.
“Solo se da Roma arriveranno aiuti concreti ai produttori per abbattere i costi di gestione – conclude il referente delle politiche agricole della Regione Veneto – si può sperare di ridurre la forbice tra costi e prezzi e di difendere la qualità del latte italiano e dell’intera filiera lattiero casearia. Mi auguro che il dialogo tra ministero, produttori e industria sul prezzo del latte riprenda rapidamente e faccia passi avanti. Il governo nazionale e l’Unione europea devono affrontare con più convinzione il problema della tutela dell’anello più debole della filiera del latte”.
A condividere e appoggiare la protesta degli allevatori, oltre all’assessore regionale all’Agricoltura, Giuseppe Pan, sono intervenuti i consiglieri regionali del Pd, Piero Ruzzante, Graziano Azzolini e Francesca Zottis; il delegato all’Agricoltura della Provincia, Vincenzo Gottardo; l’Assessore comunale al Bilancio, Stefano Grigoletto.
Nei prossimi giorni la protesta potrebbe allargarsi ad altre province del Veneto, con ulteriori manifestazioni davanti agli stabilimenti della grande industria del latte.