venerdì, Settembre 20, 2024
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Le Langhe candidate a Patrimonio dell’Umanità

La suggestiva area vitivinicola che ha dato i natali allo spumante italiano e che in Piemonte è delimitata dai confini delle provincie di Cuneo, Asti ed Alessandria, potrebbe presto diventare il 50° luogo del nostro Paese a cui l’Unesco riconoscerà la tutela e il prestigio speciale accordati a quei siti che nel mondo vengono riconosciuti come patrimonio dell’umanità.

langhe_monferrato 3Le terre dei pregiati vitigni che producono eccellenze come il Barolo, il Barbera, il Barbaresco e l’Asti Spumante proprio in virtù di un’integrazione secolare e suggestiva fra il paesaggio collinare e le attività vitivinicole che da sempre  hanno caratterizzato  quest’area,  si sono infatti candidate attraverso le rispettive amministrazioni locali  a essere valutate come uno dei luoghi della terra in cui è presente quell’Eccezionale Valore Universale che le potrebbero far conclamare ufficialmente dall’ONU come un territorio unico ed esclusivo a livello mondiale.

Sono 10.789 gli ettari interessati dal progetto. 9 le aree di eccellenza; 29 i Comuni direttamente protagonisti, all’interno di una più vasta area di protezione che interessa 150 realtà amministrative locali.

L’iter per la candidatura a patrimonio dell’Umanità è iniziato ufficialmente nel 2006, dopo alcune modifiche apportate al progetto all’inizio di quest’anno, la proposta è attualmente  in fase di valutazione all’Unesco; il nuovo parere,  unica candidatura  in quest’ occasione per l’Italia,  verrà espresso a giugno 2014 durante l’annuale incontro del Comitato del Patrimonio Mondiale.

Nel mondo ci sono già sette paesaggi vitivinicoli riconosciuti patrimonio dell’Unesco: Pico Island ed Alto Douro in Portogallo, Tokaj in Ungheria, Saint Émilion in Francia, Wachau in Austria, Lavaux in Svizzera e Dubrovnik in Croazia;  l’ottavo potrebbe essere, come si augurano i promotori, l’area di Langhe-Roero e Monferrato.

 

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