giovedì, Novembre 21, 2024
AttualitàEconomia marina

La Copagri per la festa dell’Europa

Verrascina, “è la festa di tutti, senza Ue non c’è futuro per il Paese”; è l’occasione per rilanciare l’importanza di difendere il capitolo agricolo del bilancio comunitario

Franco Verrascina, presidente Copagri

“In occasione dell’importante festività che ricorre oggi, ribadiamo che a nostro avviso senza Europa non c’è futuro per il Paese, così come allo stesso modo senza regole comuni non c’è futuro per l’Europa, i cui meccanismi necessitano di un deciso cambio di marcia; è su questo semplice ma fondamentale assunto che dobbiamo riflettere e continuare a lavorare, con il fine ultimo di dare certezze ai cittadini comunitari, a partire dagli agricoltori, il cui lavoro è di fondamentale importanza per l’economia e il cui reddito va salvaguardato a ogni costo”. Così il presidente della Copagri Franco Verrascina, in occasione della Festa dell’Europa, che si celebra oggi per ricordare la celebre dichiarazione di Schuman del 1950, con la quale iniziò il processo di integrazione che portò alla nascita della CECA, la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, primo tassello dell’integrazione comunitaria, e furono poste le basi per un progetto comune di pace, cooperazione e prosperità.

“Altrettanto fondamentale è quindi difendere il capitolo agricolo del bilancio comunitario e in particolare i fondi per la PAC e per i programmi di politica di coesione, tenendo sempre bene a mente che l’Italia è tra i contributori netti dell’UE; nasce anche da qui il nostro sostegno alla campagna del Copa-Cogeca #WeFarm4EU, lanciata in vista delle imminenti elezioni europee del prossimo 26 maggio con lo scopo di riaffermare l’importanza del settore agricolo per il futuro dell’Unione Europea e per chiedere un impegno concreto ai candidati”, prosegue il presidente della Copagri.

“La giornata odierna è poi un’occasione per rilanciare l’importanza dei valori fondanti dell’Europa, ovvero libertà, democrazia, uguaglianza e rispetto per i diritti e la dignità delle persone; abbiamo un grande bisogno di una Europa forte per contrastare le chiusure commerciali provenienti da altri continenti, che in un mercato sempre più globalizzato, quale quello in cui viviamo, rischiano di mettere a serio rischio la stabilità dell’economia comunitaria e di quella nazionale”, conclude Verrascina.

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