martedì, Dicembre 3, 2024
Turismo in Italia

Italia giardino d’Europa

Presentato il portale dei giardini italiani. Garden Route è un vero e proprio progetto di valorizzazione, promosso dall’Associazione Parchi e Giardini d’Italia con il contributo dei Beni Culturali. In rete ci sono già più di 30 itinerari.

di Barbara Civinini

Mostrami il tuo giardino e ti dirò cosa sei“, soleva dire Alfred Austin, il poeta britannico conosciuto per le sue poesie dedicate alla natura. E loro, i signori rinascimentali, come i papi, si circondarono di giardini meravigliosi. Le ville di Roma, legate in vari modi alla presenza del pontefice e degli esponenti della curia e della nobiltà che vi gravitavano attorno, insieme a quelle sorte nella Tuscia, a Tivoli e nel Tuscolo, costituiscono ancora oggi un patrimonio del tutto particolare. Vuoi che sia un Medici o un Farnese, ogni papa ha lasciato nei giardini i segni del proprio passaggio. Del resto, non è un mistero che anche i favolosi Giardini di Versailles, creati dall’architetto André Le Nôtre per Luigi XIV di Francia, sono mutuati dal giardino rinascimentale all’italiana, come quelli di Boboli a Firenze e di Villa d’Este a Tivoli.

Quello dei giardini italiani è un patrimonio di grande valore non a caso l’Italia per secoli è stata definita giardino d’Europa e costituisce il trait d’union tra architettura e paesaggio, tra natura e cultura, tra patrimonio monumentale e vocazioni produttive e proprio per questo può avere un ruolo strategico nella promozione di un turismo capillare e diffuso. Con questo spirito è nata Garden Route, la guida ufficiale online dei giardini italiani, che vuole essere un invito a viaggiare attraverso il tempo e lo spazio, realizzata dall’Associazione Parchi e Giardini d’Italia (APGI), con la società di servizi ALES, e il contributo dei Beni Culturali.

Ma non c’è solo la guida; si tratta di un progetto vero e proprio che si propone di diffondere la cultura del giardino come luogo d’incontro ma anche come strumento di conoscenza della natura e della nostra storia.

Il portale web gardenrouteitalia.it, che dovrebbe essere completato nel 2021, per ora mette a disposizione l’offerta di oltre 200 giardini, da quelli storici a quelli amatoriali, con 30 itinerari. Il sito non è stato pensato solo come una vetrina ma come un vero e proprio “sistema” capace di mettere in relazione l’offerta culturale con i servizi presenti lungo gli itinerari.

«Vogliamo che la collettività possa riappropriarsi di un patrimonio unico che diffonde conoscenza storica e coscienza ambientale» ha detto Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretaria al Turismo del MiBACT, durante la presentazione ufficiale che si è svolta nei giorni scorsi in rete, a causa del Covid. Come ha dimostrato una recente ricerca di APGI, fatta su un campione di 200 giardini, si tratta di un settore con buona accessibilità: oltre 2/3 dei parchi sono regolarmente aperti al pubblico e circa il 70% dispone di un sito web e offre visite guidate.

La sfida consiste nel restituire centralità al patrimonio verde dei nostri giardini che rappresenta una straordinaria testimonianza della bellezza, della storia e dell’autenticità dei luoghi in cui sono stati creati perché in fondo, come diceva Austin, “nulla è più figlio dell’arte di un giardino”.

Autore

  • Giornalista Pubblicista, esperta in tecniche sociali dell’Informazione, redattrice dell’Editrice cooperativa “Il Ventaglio”, addetta stampa delle cooperative pesca della Lega (ANCP), redattrice esterna della pagina agricola de “La Voce Repubblicana”, addetta alle Pari Opportunità del Gruppo di Specializzazione agroalimentare della FNSI, divenuto UNARGA, poi consigliere dell’ARGA Lazio, è stata direttrice responsabile della testata del Gruppo Archeologico di Volontari del territorio Cerite, “L’Aruspice”, per più di dieci anni. Dal 2001 è stata funzionario del Comune di Roma, per il quale ha ottenuto l’European Computer Driving Licence (ECD), e nel 2006 è stata nominata membro supplente per l’Amministrazione comunale della Commissione Pari Opportunità. Oggi in pensione anticipata, continua a coltivare la sua passione per il giornalismo e la scrittura come figlia d’arte. Suo padre, Sergio Civinini, noto giornalista dell’agroalimentare, scomparso prematuramente, è stato per innumerevoli anni vicepresidente dell’allora Associazione Stampa Agricola, Gruppo di Specializzazione della FNSI, oggi UNARGA.

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