giovedì, Novembre 21, 2024
AgricolturaEconomia marina

In Parlamento una legge a sostegno della filiera ittica

Previsto il riordino del settore in termini più ecosostenibili, un Fondo di Sviluppo  per 3 milioni di euro e la possibilità per i pescatori di vendere direttamente al pubblico

 

E’ stata approvata dalla Camera dei deputati e passa ora al vaglio del Senato la proposta di legge che prevede una riorganizzazione del settore della pesca professionale, attraverso una semplificazione del comparto normativo che lo regola e interventi di sostegno per la valorizzazione del settore.

“Con l’approvazione di oggi – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – facciamo un altro passo in avanti nel percorso di semplificazione, tutela del reddito delle imprese e competitività per il settore della pesca. Si tratta di un intervento ampio – continua Martina – che consentirà di dare risposte concrete a un comparto che ha grandi margini di crescita, con l’obiettivo di promuovere modelli sostenibili e innovativi”

Nel dettaglio i disegno di legge a prima firma Roberto Caon mira ad incentivare una gestione razionale delle risorse ittiche, con particolare riguardo allo sviluppo sostenibile di quelle autoctone, con l’obiettivo di assicurare un sistema di relazioni efficace tra lo Stato e le regioni per garantire la coesione delle politiche in materia.

Per aiutare immediatamente il comparto è prevista l’istituzione di un Fondo per lo sviluppo di filiera, con uno stanziamento di 3 milioni di euro per il 2018 – per modernizzare il settore e offrire sostegno alle imprese.

Danari che verranno finalizzati a garantire un migliore accesso al credito per gli operatori di settore ed ad incentivare la  promozione in questo comparto di tecnologie ecosostenibili. Previste anche azioni finalizzate alla tutela dell’ambiente marino e costiero e alla  valorizzazione delle tradizioni alimentari locali, anche con campagne di sensibilizzazione rivolte al consumatore per un maggiore (ed insieme responsabile) consumo dei prodotti ittici, con particolare attenzione per il sostegno alle filiere corte .   Inoltre è prevista un’implementazione di quei sistemi che garantiscono migliore controllo e tracciabilità per le filiere agroalimentare ittiche.

Programmata poi anche la delega al Governo per l’elaborazione di un testo unico che faciliti il riordino dell’intero settore insieme alla possibilità di rivedere la normativa in materia di concessioni demaniali  per la pesca e l’acquacoltura e per le licenze.

La nuova legislazione cambia poi il modo di individuare i distretti ittici, che verrebbero adesso ridisegnati in considerazione della loro omogeneità dal punto di vista ecosistemico, conciliando così la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale.

Prevista poi la possibilità per i pescatori e gli acquacoltori, nel rispetto di tutta la normativa igenico-sanitaria , di etichettatura e fiscale vigente –  di vendere direttamente al consumatore finale i prodotti provenienti dall’esercizio della propria attività, anche di quelli lavorati.

Il testo poi prevede una particolare attenzione per gli aspetti socio culturali legati alle attività di itti-turismo e pesca turismo.

“Sono molto soddisfatto – ha dichiarato il Sottosegretario con delega alla Pesca Giuseppe Castiglione –  per la riforma prevista dal provvedimento degli interventi compensativi a favore degli operatori, con strumenti di welfare strutturati e maggiormente aderenti alle reali esigenze della pesca professionale. Il disegno prevede infatti forme di sostegno al reddito per tutti i casi di sospensione dell’attività di pesca stabiliti dall’autorità competente, favorendo la tutela dei livelli occupazionali e prevedendo forme alternative di impiego”.

Cristiana Persia

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