Il Servizio Idrico Integrato sarà stralciato da decreto Madia
Lo riferisce, dopo l’incontro con la Ministra, il Forum dei Movimenti per l’Acqua, che annuncia una mobilitazione se la legge in discussione al Senato fosse approvata
Il servizio idrico integrato sarà stralciato dalla versione finale del decreto sui servizi pubblici che a breve sarà portato in Consiglio dei Ministri. Lo ha confermato il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia secondo quanto riferisce il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua che oggi ha incontrato il ministro.
“Stralcio che avverrà mediante il rinvio alla disciplina di settore, al pari di quanto il decreto prevede in materia di gas ed energia elettrica – scrive il Forum in una nota – ed eliminando da questa le disposizioni che, rimandando a loro volta alla normativa generale sui servizi pubblici locali, creerebbero un pericoloso corto circuito giuridico”.
Il ministro, riferisce ancora il Forum, “ha assicurato che seguirà le indicazioni contenute nei pareri delle Commissioni competenti di Camera e Senato volte ad escludere l’attuale disparità tra gli affidamenti diretti e quelli mediante gara o a società mista, e quindi sarà soppressa la norma che impone agli enti Locali che scelgono l’affidamento diretto di deliberare con provvedimento motivato, dando conto delle ragioni del mancato ricorso al mercato”.
Nessuna possibilità di cedere la proprietà delle reti e degli impianti, quindi, afferma il Forum riferendo che “la ministra ha dichiarato che è stato già raggiunto un accordo all’interno del Governo” e i contenuti già “condivisi con il Presidente del Consiglio”.
Il Movimento per l’acqua ribadisce che questo è “solo un primo passo indietro nel tentativo del Governo di sovvertire l’esito referendario” perché andrebbero eliminate tutte le norme che puntano alla privatizzazione dei servizi locali”.
Il Forum annuncia una mobilitazione anche sulla legge sull’acqua in discussione al Senato “poiché laddove venisse approvata in via definitiva diventerà la nuova normativa del settore”, un disegno di legge su cui viene ribadito un “giudizio estremamente negativo in quanto svuotata e stravolta nel suo impianto generale e nei principi essenziali”.