domenica, Maggio 5, 2024
Agricoltura

Il Mipaaf vara il piano per l’emergenza siccità

Tre gli assi principali d’intervento l’attivazione di un fondo di solidarietà nazionale, l’aumento degli anticipi PAC e 700 milioni di euro destinati a nuove infrastrutture irrigue

Per contrastare gli effetti disastrosi che la prolungata siccità sta arrecando a tutto il comparto agricolo, il Ministero di via XX Settembre ha varato un articolato piano con azioni a sostegno delle imprese colpite da questa emergenza.

Da un’analisi effettuata dal Crea, l’ente di ricerca del Mipaaf, la situazione con cui si confrontano gli operatori del settore è decisamente critica.  Oltre all’ulteriore aumento medio registrato quest’anno dalle temperature (+ 3,2° Celsius) gli agricoltori si sono dovuti confrontare anche con una forte riduzione delle precipitazioni (-53% rispetto alla media del mese di giugno).

La situazione di siccità degli ultimi mesi si è ulteriormente aggravata, causando danni su tutto il territorio, con effetti particolarmente pesanti soprattutto nei distretti idrografici delle Alpi orientali e nella regione Padana, dove, ad esempio, il livello idrometrico del fiume Po – dal cui bacino idrico dipende il 35% della produzione agricola nazionale – è sceso di 3,23 metri sotto lo zero idrometrico.

Tali condizioni hanno prodotto – e continuano a produrre – un grave danno economico a tutte le colture e gli allevamenti. Le prime stime evidenziano perdite di produzione nell’ordine del 40-50% nel settore cerealicolo oltre ad una consistente contrazione nella produzione nazionale di latte.

A fronte di tutto questo il Ministero delle Politiche, grazie all’introduzione di un emendamento nel Dl mezzogiorno approvato dalla Commissione Bilancio del Senato,  è riuscito ad attivare il Fondo di Solidarietà nazionale per tutte quelle aziende colpite dalla prolungata siccità che non avevano sottoscritto polizze assicurative.  Queste potranno così accedere ai benefici di salvaguardia per favorire la ripresa dell’attività produttiva, come  previsto dalla legge 102 del 2004.

“È stato un intervento necessario per queste imprese – ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina –  così da consentire loro  l’accesso a strumenti concreti, come la sospensione delle rate dei mutui o dei contributi assistenziali e previdenziali” mentre si conferma,  precisa dal Mipaaf, la piena  disponibilità a collaborare con le Regioni nel censimento dei danni e nella verifica delle condizioni per dichiarare lo stato di eccezionale avversità atmosferica.

Inoltre per garantire una maggiore liquidità alle imprese agricole, il Ministero delle Politiche agricole  ha chiesto alla Commissione Europea di autorizzare l’erogazione degli anticipi sui fondi europei almeno fino al 70% per i pagamenti diretti e almeno fino all’85% per il sostegno concesso nell’ambito delle misure a superficie dello sviluppo rurale. Contemporaneamente Bruxelles è stata sollecitata ad applicare una deroga sul greening, in modo da consentire agli agricoltori di utilizzare anche i terreni lasciati a riposo per il pascolo indipendentemente dal fermo che vieterebbe questa pratica.

Ritenendo urgente poi la necessità di un intervento strategico anche sul medio periodo,  è stato attivato un bando per migliorare le infrastrutture irrigue con una dotazione finanziaria di circa 600 milioni di euro,  che verrà chiuso entro il 31 agosto. Questo si aggiunge ad un investimento precedentemente programmato di 107 milioni di euro su 6 opere irrigue già cantierabili e i cui lavori partiranno nei primi mesi del 2018.

Il tema di come contrastare con piani idonei gli effetti dei macro fenomeni atmosferici con cui sempre più spesso ci si confronta sarà,  ha sottolineato Martina: “un tema cardine che affronteremo anche in occasione del G7 agricoltura di ottobre a Bergamo, perché per tutelare gli agricoltori da queste crisi c’è bisogno di strumenti nuovi e più efficaci”.

 

Cristiana Persia

 

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