Il Mipaaf cambia in “Ministero Agroalimentare”
Cambiare radicalmente l’approccio con cui è stato gestito tutto il comparto dell’agricoltura. E’ la promessa formulata dal Governo che proprio a conferma dell’avvenuto cambio di passo ha addirittura deciso di cambiare il nome al Dicastero di via XX Settembre guidato da Maurizio Martina. Non più quindi “Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali” ma “Ministero dell’Agroalimentare”, con l’obbiettivo di accentrare sotto un’egida unica sia le politiche per la tutela del territorio e dei prodotti della terra sia quelle per la loro trasformazione e commercializzazione (caratteristiche quest’ultime che, considerate proprie del settore industriale, erano fino ad adesso condivise con il Mise).
“Pensate al cibo, al food, settore in cui l’Italia non ha rivali sul pianeta. E’ una parte importante del presente dell’Italia e dell’impegno del nostro Governo e lo sarà sempre di più in futuro, ha ribadito il premier Renzi.
L’agricoltura non è il passato, è parte del presente e del futuro dell’Italiahttps://t.co/vC9bhvg1s3
— Matteo Renzi (@matteorenzi) January 13, 2016
Proprio per un più incisivo sostegno al settore è arrivata oggi la sigla del protocollo d’intesa fra il Ministero delle politiche agricole (cambierà nome solo con un decreto della ministra Madia questa o la prossima settimana) e Intesa Sanpaolo. Nei prossimi tre anni verranno infatti stanziati 6 miliardi di credito dedicati all’agroalimentare. Risorse che faranno da volano a 10 miliardi di investimenti e creeranno, si stima, 70mila posti di lavoro.
Fra gli obiettivi: semplificare l’accesso al credito, sostenere gli investimenti dell’aziende, la loro implementazione tecnologica anche sotto il profilo digitale, valorizzare le filiere produttive e i prodotti made in Italy favorendone l’internazionalizzazione, agevolare il ricambio generazionale.
Gli strumenti del protocollo per raggiungere i fini che il Governo si propone spazieranno dalla predisposizione di prodotti specificatamente pensati per il settore agroalimentare, al potenziamento degli strumenti di garanzia, insieme ad un supporto finanziario e di consulenza per le imprese agricole garantito da una filiera creditizia dedicata, costituito da un team centrale e da una rete di specialisti territoriali di Intesa Sanpaolo con il sostegno del Ministero, delle associazioni e degli enti locali.
Il premier Renzi non ha mancato di ribadire il sostegno pieno al settore agroalimentare che non dovrà più essere considerato secondario rispetto allo sviluppo economico del Paese. A riprova di questo impegno il senso delle misure già approvate dal Governo, come l’abolizione dell’Imu o quella dell’Irap per l’imprese agricole e il piano di sviluppo per il futuro del comparto, di cui il protocollo appena siglato con Sanpaolo – che prevede una semplificazione del credito – è uno dei segmenti importanti.