I borghi italiani possono ancora far sognare
Anguillara si anima con la seconda edizione dell’iniziativa che vuole rivitalizzare l’antico abitato affacciato sul lago di Bracciano, alle porte di Roma. In arrivo altri 200 milioni di euro con il PNRR Borghi
Il piccolo borgo, Contea degli Orsini dal XV secolo, venduta nel 1693 al Marchese Francesco del Grillo, questo fine settimana è tornata a rianimarsi con “Sogno nel borgo”. L’iniziativa è nata dall’idea di un gruppetto di amici amareggiati nel veder un posto, così ricco di storia, abbandonato. La speranza, spiega Federico Buonarroti, all’”Ecolago di Bracciano”, è che attraverso l’arte sia possibile dare un soffio di vita ai tanti meravigliosi borghi assopiti del nostro Paese ma soprattutto della Tuscia Romana.
Dopo l’esordio dell’anno scorso, che ha fatto registrare una rinascita di vicoli e piazzette, gli organizzatori hanno replicato con due serate di grande effetto, tra teatro, musica, danza e animazione. “Sogno del borgo – spiega Federico Buonarroti, che con Massimo Bianchini, Massimo Straccini, Luciano Arfé e Annarosa Sprocati, è tra i promotori della manifestazione – è un contenitore aperto al quale tutti possono partecipare. Lo spirito è quello di rendere omaggio alla bellezza attraverso l’arte con l’obiettivo di animare il borgo e di stimolare le istituzioni a un maggiore sostegno a tutto il mondo della cultura, delle arti e dello spettacolo.
Monologhi, suonate, ballate e brani jazz, hanno avuto lo sperato effetto moltiplicatore, anche perché non è mancato lo spazio per il “palato”. Nei giardini che circondano la roccaforte del Torrione, i visitatori hanno trovato vino e cibo di qualità per un’offerta enogastronomica a chilometro zero e non solo che si è aggiunta a quella dei tanti ristoranti e locali. Insomma, si è trattato di un modo diverso di vivere e scoprire il territorio, dal corto teatrale della Compagnia Il Battello, “L’amore nell’800”, alle “Cicalate romane” con musica e parole in dialetto romanesco e il concerto finale della “Jazz Lake Orchestra”, sicuramente riuscito che depone in favore di una terza edizione.
Intanto 21 borghi, selezionati dal Ministero della Cultura, si sono aggiudicai i 420 milioni di euro previsti nell’ambito del PNRR, Linea A, per arginare il degrado e l’abbandono. Altri 380 milioni saranno investiti per la rigenerazione culturale in almeno 229 borghi storici, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto allo spopolamento. Per questa tranche della Linea B l’istruttoria scadrà alla fine del mese con l’assegnazione delle risorse alle proposte approvate.
L’obiettivo del piano Borghi previsto dal PNRR – ha spiegato il ministro Dario Franceschini – è proprio quello di creare una crescita sostenibile e di qualità e di distribuirla su tutto il territorio nazionale. Altri 200 milioni di euro saranno assegnati, con bando, alle imprese che svolgeranno attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali nei Comuni che fanno parte della seconda linea di azione del Piano Borghi.