Festival degli Osti e Cuochi Slow Food del Lazio
Un gustoso itinerario in oltre 30 tappe proposto da Slow Food Lazio fino al 26 marzo per celebrare la ristorazione “buona, pulita e giusta”
Entra nel vivo la seconda edizione del Festival degli Osti e Cuochi Slow Food del Lazio, la manifestazione organizzata da Slow Food Lazio che fino al 26 marzo propone oltre 30 gustosi e imperdibili appuntamenti per celebrare gli interpreti della ristorazione “buona, pulita e giusta”.
Complessivamente sono 24 i locali di tutte le province del Lazio aderenti al Festival: Ristorante “La Piazzetta” (Calcata-VT), BioagriResort “Podere La Branda” (Vetralla-VT), Ristorante “O’Sarracino” (Viterbo), Agriristorante “Al Casaletto” (Grotte S. Stefano-VT), Ristorante “Olivo Country Club” (Bassano in Teverina-VT), “Osteria Anna dolci & cucina” (Castelnuovo Parano-FR), Agriturismo “Casale Verde Luna” (Piglio-FR), “Spirito DiVino” (Roma), Osteria del Velodromo Vecchio” (Roma), “Humus Bistrot” (Roma), Pizzeria “Farro Zero Quadraro” (Roma), Osteria “Buccia” (Sabaudia-LT), Ristorante “Uva Fragola” (Latina), “Lo Stuzzichino” (Campodimele-LT), Ristorante “Le Tre Porte” (Rieti), Agriristoro “Il Calice e la Stella” (Canepina-VT), Ristorante “Namo Ristobottega” (Tarquinia-VT), Trattoria Enocacioteca “Il Moderno” (San Martino al Cimino-VT), “Officina del Cibo” (Grottaferrata-RM), Ristorante “Al Posticino” (Frascati-RM), “Taverna Mari” (Grottaferrata-RM), Ristorante “Salotto Belvedere” (Bracciano-RM), “La Palazzina” Ristorante (San Cesareo-RM), Ristorante “Sora Maria e Arcangelo” (Olevano Romano-RM)
“Per l’occasione – dichiara Luigi Pagliaro, presidente di Slow Food Lazio – i nostri cuochi hanno elaborato dei menu-degustazione speciali che esaltano le produzioni agroalimentari del territorio nel rispetto della stagionalità e invitano a riscoprire le ricette della tradizione culinaria laziale, anche con delle rivisitazioni, o ad assaggiare rare prelibatezze. Una testimonianza tangibile di quanto sia cresciuta la ristorazione romana e laziale andando oltre i piatti iconici e svelando sapori e storie uniche di questa terra”.
Numerosi i ristoratori dei locali coinvolti nel Festival che aderiscono all’Alleanza Slow Food dei Cuochi, il progetto che li vede impegnati ogni giorno nelle loro cucine a utilizzare i prodotti di contadini, allevatori, casari, pescatori, viticoltori, artigiani che producono con passione e rispetto per la terra e per i loro animali. Nei loro menù si possono trovare prodotti locali, Presìdi Slow Food, i prodotti dell’Arca del Gusto, dei Mercati della Terra e delle Comunità di Slow Food. Inoltre segnalano i nomi dei produttori dai quali si riforniscono, per dare rilievo e visibilità al loro lavoro. Questi i loro nominativi: Gianluca Aphel (La Piazzetta), Mario Di Dato (O’Sarracino), Marco Ceccobelli (Al Casaletto), Casale Anastasia (Osteria Anna dolci & cucina), Eliana Vigneti Catalani (Spirito DiVino), Matteo Ballarini (Osteria del Velodromo vecchio), Antonio Castaldo (Humus Bistrot), Fabrizio Pagliaroni (Buccia), Davide Mannello (Farro Zero Quadraro), Chiara Delfino (Uva Fragola), Martina Di Giovambattista (La Palazzina), Francesco Capirchio (Lo Stuzzichino), Laura Ciacci (Le Tre Porte), Felice Arletti (Il Calice e la Stella), Tiziana Favi (Namo Ristobottega), Maurizio Grani (Il Moderno), Giovanni Milana (Sora Maria e Arcangelo), Domenico Massimini (Salotto Belvedere), Marco Porro.
L’iniziativa è aperta a tutti e ai soci Slow Food è riservato uno sconto. Per saperne di più e consultare i menù: www.slowfoodlazio.org – Facebook Slow Food Lazio