giovedì, Novembre 21, 2024
Ambiente

Economia circolare: auspicabile modello di sviluppo

video
play-sharp-fill

Solo lo scorso anno ogni cittadino italiano (compresi i bebè) si è disfatto di due chili e mezzo di materiale elettronico: in totale ben 146 milioni di chili tra pile elettriche, telefonini, tablet, televisori, playstation e cose del genere che -una volta- venivano gettati nella pattumiera o nella prima discarica che capitava. Oggi invece, per fortuna, questo materiale (peraltro pericolosissimo per l’ambiente e la salute umana) viene quasi completamente riciclato o smaltito in modo sicuro grazie ad un Consorzio di aziende operanti nel settore, attivo da più di 25 anni: il COBAT. Uno dei tanti Consorzi che. negli ultimi anni, sono sorti in Italia sull’onda della nuova filosofia di vita, più attenta all’ambiente e alla ricerca di un valido modo per contenere gli sprechi di materie prime, chiamata “economia circolare”.

di Cristiana Persia

 

Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari). Attualmente Presidente di ARGA Lazio (Gruppo di specializzazione dell'Associazione Stampa Romana) e Vicepresidente di UNARGA (l'Unione delle varie ARGA regionali), Tesoriere del Gruppo Romano Corrispondenti e del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati.

    Visualizza tutti gli articoli
Hide picture