Economia circolare: auspicabile modello di sviluppo
Solo lo scorso anno ogni cittadino italiano (compresi i bebè) si è disfatto di due chili e mezzo di materiale elettronico: in totale ben 146 milioni di chili tra pile elettriche, telefonini, tablet, televisori, playstation e cose del genere che -una volta- venivano gettati nella pattumiera o nella prima discarica che capitava. Oggi invece, per fortuna, questo materiale (peraltro pericolosissimo per l’ambiente e la salute umana) viene quasi completamente riciclato o smaltito in modo sicuro grazie ad un Consorzio di aziende operanti nel settore, attivo da più di 25 anni: il COBAT. Uno dei tanti Consorzi che. negli ultimi anni, sono sorti in Italia sull’onda della nuova filosofia di vita, più attenta all’ambiente e alla ricerca di un valido modo per contenere gli sprechi di materie prime, chiamata “economia circolare”.
di Cristiana Persia