Dalla pesca alla terra: la rinascita di Paulo in Mozambico grazie all’agricoltura
Tra conflitto, sfollamenti e cicloni, la resilienza di una comunità sostenuta dalla FAO
Paulo Benedito, pescatore di Quissanga, nel nord del Mozambico, ha visto la sua vita sconvolta nel 2021 quando gli attacchi degli insorti hanno devastato la provincia di Cabo Delgado. Costretto a fuggire con la moglie e sette bambini – quattro figli e tre orfani rimasti senza famiglia – ha trovato rifugio nel Centro per sfollati di Meculane. Senza barca né strumenti, per lui il mare non era più un’opzione.
«Il mare era tutto quello che conoscevo», ricorda. «Ma ho capito che per sopravvivere dovevo imparare qualcosa di nuovo».
Grazie ai programmi di formazione agricola della FAO, Paulo ha imparato a coltivare e in pochi anni ha trasformato la propria vita. Oggi gestisce insieme alla moglie due ettari di terra, producendo mais, fagioli, arachidi, angurie, manioca e ortaggi. I raccolti sono destinati in parte al consumo familiare, in parte alla vendita, permettendo così di sostenere le spese scolastiche e sanitarie dei figli.
Con il sostegno della Banca Africana di Sviluppo e della FAO ha potuto diversificare le colture e migliorare l’alimentazione della famiglia. Un piccolo allevamento di polli, nato con quattro capi donati nel 2022 e oggi cresciuto a quindici, garantisce uova, carne e un reddito supplementare.
Il cammino non è stato privo di ostacoli. Nel 2024, il ciclone Chido ha distrutto la casa e gran parte delle sementi accumulate. Ma ancora una volta, la FAO e il governo mozambicano sono intervenuti con la distribuzione di semi e attrezzi, consentendo a Paulo di riprendere a coltivare in tempo per la nuova stagione.
La storia di Paulo è quella di una comunità che, tra conflitti e cambiamenti climatici, trova la forza di reinventarsi. «Ho dovuto ricominciare da zero», dice. «Ma ora so che lavorando la terra posso prendermi cura della mia famiglia».
Il suo sogno è ampliare i campi, allevare più animali e costruire una casa sicura per i figli. Intanto, con il supporto della FAO e dei suoi partner, migliaia di famiglie di Cabo Delgado stanno scrivendo un futuro più resiliente, seminando speranza là dove il mare non può più offrire certezze.
Foto: ©FAO/María Legaristi Royo