Dall’8xmille 2 miliardi per i beni culturali danneggiati dal terremoto
Approvato in Commissione Ambiente Camera un emendamento del presidente Realacci grazie al quale tutti i cittadini potranno contribuire al futuro delle comunità colpite dal sisma
“È terminato nella notte in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera l’esame del decreto terremoto, il provvedimento è stato molto rafforzato grazie anche all’impegno di tutti i gruppi politici, della relatrice Chiara Braga e della sottosegretaria Paola De Micheli. Molte le misure per favorire la ricostruzione e il futuro, anche se c’e’ molto da fare. È stato approvato il mio emendamento che prevede che tutta la quota dello Stato dell’8×1000 sarà destinata, per 10 anni, alla ricostruzione e al restauro dei beni culturali distrutti o danneggiati dal sisma. La Commissione, esaminando la conversione in legge del decreto, ha infatti approvato la mia proposta a sostegno dei beni culturali feriti. Si tratta di circa 150/200 milioni l’anno che garantiranno una fonte certa e sicura di finanziamenti, due miliardi in dieci anni. Una proposta che sin dall’inizio ha incontrato il parere favorevole anche del ministro Franceschini. Quello dei beni culturali è uno dei settori più colpiti: solo le chiese distrutte o danneggiate sono oltre milleduecento. Parliamo di siti di alto valore artistico, storico, architettonico contenenti opere d’arte di pregio. Dalla necessità di ripristinare quei beni e quei luoghi, fondamentali per l’economia oltre che per la nostra identità, nasce un’opportunità per il lavoro, le imprese, le università. Un grande laboratorio di restauro, cultura e innovazione diffuso sul territorio, importante per l’Italia e l’Europa”. Così Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera, sulla legge di conversione del decreto terremoto varata questa notte in Commissione nell’ambito della quale è stato approvato l’emendamento Realacci sull’8×1000.
“La voce ‘beni culturali’ è’ già presente nelle destinazioni della quota dello Stato dell’8×1000, ma attualmente si disperde fra le altre. Concentrare i fondi su un solo obiettivo renderà più efficace e trasparente il loro utilizzo, incentivando anche i cittadini a preferirlo nella dichiarazione dei redditi. Tutti potranno anche in questo modo contribuire al futuro delle comunità drammaticamente colpite – conclude Realacci- Un segnale di speranza e di fiducia per quelle comunità. Un’idea di Italia da far vivere proprio a partire dalle zone del sisma”.
Anche il ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, commenta positivamente il provvedimento approvato la scorsa sera: “Centri storici, musei, chiese, abazie di un’area in cui si è sviluppato l’embrione stesso della civiltà europea saranno recuperati con un’azione straordinaria mobilitando ingenti energie. Ritengo che le risorse statali dell’8 per mille non potevano avere destinazione migliore che per un rilancio del settore turistico dell’intero territorio”.