venerdì, Maggio 3, 2024
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Cop21. Olivero: da Expo partita la sfida sostenibile

Andrea_Olivero_generica_01Il Vice Ministro Andrea Olivero ha partecipato quest’oggi all’evento ‘From Milan to Paris, the challenges of agricultural and environmental sustainability’presso la sede della Conferenza di Parigi, in occasione di Cop21. Presenti anche il Sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani. Antonio Bettanini (Milan Center for Food Law and Policy), Alain Berger (Commissario Padiglione Francia a Expo Milano 2015), Maria Helena Semedo (vicedirettore generale Fao), Ibrahim Thiaw (vicedirettore esecutivo Unep) e l’architetto e urbanista Stefano Boeri.

“Quella ambientale è una sfida geopolitica ed economica cruciale – ha affermato il Vice Ministro Olivero – che impone un cambio di passo sia a livello politico che di buone pratiche quotidiane. C’è un filo che lega Cop21 e Parigi al nostro Paese ed è rappresentato dalla Carta di Milano e da Expo 2015, la prima Esposizione universale ad essere stata ‘carbon neutral’ e una ‘Digital Smart City’ che ha permesso di evitare 21.000 tonnellate di CO2 nel semestre. Nei mesi scorsi abbiamo dato vita a una piattaforma di confronto globale sui temi della sicurezza e della sostenibilità alimentare. Un lavoro importante che si è concretizzato nella Carta di Milano, la grande eredità culturale di Expo, sottoscritta da più di un milione e mezzo di persone in tutto il mondo”.

“Questo testimonia la stretta connessione tra ambiente e agricoltura. Secondo i ricercatori, se la temperatura media globale aumentasse più di 2,5°, ci sarebbe un calo netto della produzione agricola su scala globale, a fronte di una popolazione mondiale che nel 2050 raggiungerà quota 9 miliardi. In questo scenario così delicato – ha aggiunto Olivero – il modello agricolo italiano ha un ruolo di primo piano, perché fortemente improntato al principio di sostenibilità. La nostra agricoltura ha il 35% in meno di emissioni di gas serra rispetto alla media europea e abbiamo scelto di investire oltre 3,5 miliardi di euro per aumentare la sostenibilità delle nostre imprese agricole con i Programmi di Sviluppo Rurale fino al 2020”.

“Penso poi al settore del bio – ha concluso Olivero – che ha registrato una crescita del 5,4% annuo. Un ettaro su 10, in Italia, è biologico. Per quanto riguarda il tema della tutela della biodiversità, inoltre, abbiamo introdotto una legge che prevede innovazioni fondamentali e riconosce il ruolo degli agricoltori come custodi del territorio. In particolare, il piano nazionale per la prevenzione del dissesto idrogeologico ha stanziato 1,3 miliardi di euro, a cui si potranno aggiungere altre risorse ordinarie. È chiaro che le politiche descritte e gli sforzi che stiamo portando avanti come Italia e come Europa devono essere affiancati da investimenti nella ricerca scientifica. Sono convinto che, in quest’ottica, la condivisione dei risultati della ricerca anche a livello internazionale, come dimostra il progetto Feeding Knowledge maturato in Expo, potrà favorire la diffusione di comportamenti e pratiche più rispettose dell’ambiente.”

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