sabato, Novembre 23, 2024
Attualità

Cia: biodiversità come modello per gli agricoltori del mondo

Da Papa Francesco al presidente del’Onu Ban Ki Moon un appello per affermare la centralità agricola rivendicata con forza dalla neopresidente mondiale di Oma Evelyn Nguleka che ha fatta visita con una delegazione dell’Oma al Biodiversity Park. Ad accoglierla il presidente di Cia Dino Scanavino con i vicepresidenti Cinzia Pagni e Alessandro Mastrocinque

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L’agricoltura al centro del mondo. E il modello agricolo italiano- quello proposto dalla Cia – fondato sulla valorizzazione della biodiversità come paradigma dell’agricoltura mondiale. A riproporre all’attenzione del mondo la centralità agricola è l’appello che è venuto da Papa Francesco con un messaggio inviato all’assemblea dell’Oma riunita fino a domani a Milano. A fare eco alle parole del Santo Padre quelle del presidente dell’Onu Ban – Ki Moon che si è detto orgoglioso di collaborare con l’Organizzazione Mondiale degli Agricoltori. Nel suo video messaggio Ban – Ki Moon ha rivendicato “il ruolo fondamentale nel contribuire a realizzare l’obiettivo della sicurezza alimentare per tutti” svolto dagli agricoltori. E ha aggiunto che è centrale “il ruolo dell’OMA nel contribuire a invertire gli effetti di decenni di abbandono del settore agricolo, assicurandosi che “le voci dei piccoli agricoltori e degli agricoltori familiari possano essere sentite forte e chiare”. Il presidente dell’Onu ha inoltre messo in evidenza che “500 milioni di aziende agricole di proprietà di famiglie o di singoli agricoltori devono essere assiste e va loro assicurato un reddito con l’accesso alla terra, ai mercati, alle risorse naturali, alle tecnologie e ai servizi finanziari” perché è dagli agricoltori  che si possono costruire “resilienze, nel sostenere l’agro-ecologia e nel fronteggiare l’aumento della richiesta di cibo in modo sostenibile”. Un appello – ha commentato Dino Scanavino presidente di Cia – “che sembra estratto dal programma e dall’azione della nostra confederazione e che sottoscriviamo in pieno”. L’occasione per questa presa di coscienza del ruolo centrale dell’agricoltura è stata la visita che oggi ha fatto al Biodiversity Park, all’Expo di Milano, la neopresidente dell’Oma che era accompagnata da una delegazione di 50 membri dell’Oma in rappresentanza di tuti i paesi.  Evelin Nguleka – veterinaria, 45 anni, dello Zambia- nel corso della visita al Biodiversity Park – ad accoglierla oltre a Dino Scanavino c’erano i due vicepresidenti di Cia Cinzia Pagni e Alessandro Mastrocinque – ha constato come la biodiversità sia il vero valore dell’agricoltura ed ha ripetuto che in agricoltura le donne – che sono le prime custodi del naturale – hanno un assoluto protagonismo ribadendo: “  Come donna e come piccolo agricoltore, non mi sento solo un produttore di cibo, ma un vero attore economico, di un settore quello della agricoltura al pari di altri settori economici. Per troppo tempo il ruolo dell’agricoltore è stato dato per scontato, quasi come se fossimo dei distributori automatici di cibo, chiamati a rispondere a quel ruolo, che compiano con gioia, ovvero di alimentare il pianeta in maniera obbligatoria, annichilente e soprattutto senza margini di ricavo”. A queste parole della neopresidente degli agricoltori del mondo ha fatto eco il saluto di Dino Scanavino che ha ribadito: “La Cia in questo spazio del Biodiversity Park propone il suo modello agricolo di riferimento ed è onorata ed orgogliosa di proporlo a tutti gli agricoltori del mondo. La centralità agricola si afferma e si pratica con la difesa dell’ambiente, con la tutela della biodiversità, con un’agricoltura sostenibile che si occupa e si preoccupa di salvaguardare le risorse naturali con un ricorso intelligente ed efficiente alla ricerca. Ma è anche un’agricoltura che si fa custode del mondo e che trova nella multifunzionalità la sua più compiuta espressione. A questa agricoltura però va assicurato un futuro concreto con il sostegno del reddito. Se l’agricoltura è centrale come viene riconosciuto da tutto il mondo – e l’Expo è una traduzione visibile di questa centralità – bisogna che abbia un futuro e il futuro sta nel riconoscimento anche economico di questo suo ruolo”.

Autore

  • Roberto Ambrogi

    Giornalista professionista, specializzato nel settore economico-finanziario con pluridecennale esperienza maturata attraverso tutti i tipi di media (agenzie di stampa, quotidiani e periodici, radio, tv e web). Esperto di comunicazione, effettuata in vari settori economici (per conto di società finanziarie, industrie agroalimentari, aziende commerciali e turistiche) e politici (Responsabile rapporti con la Stampa di Partiti e Gruppi Parlamentari). Attualmente Presidente di ARGA Lazio (Gruppo di specializzazione dell'Associazione Stampa Romana) e Vicepresidente di UNARGA (l'Unione delle varie ARGA regionali), Tesoriere del Gruppo Romano Corrispondenti e del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati.

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