Bollicine? Per Natale e Capodanno saranno sempre più italiane
Il Prosecco e lo Spumante italiano sempre più apprezzati in Italia volano anche nel mercato dell’export
Si dice che le bollicine siano il vino preferito dalle donne, un non troppo celato segreto che ha spinto lo Champagne francese in tempi in cui il marketing era ben poca cosa ad essere uno dei vini top a livello mondiale, presente in tutte le cantine sparse nel mondo degli uomini di riguardo e non solo.
Una cosa compresa bene anche dai viticoltori delle nostre regioni che, dove hanno potuto, hanno sempre coltivato i vitigni che permettessero la lavorazione di questo prodotto che solleticava palati ed insieme umori di tutti i convitati – e soprattutto delle convitate – alle feste.
Dopo molti anni di rincorsa le produzioni delle nostre bollicine da circa un decennio hanno cominciano ad insediare il lungo monopolio internazionale mantenuto dai nostri cugini d’Oltralpe.
Secondo i dati appena diffusi dall’osservatorio del Vino, su stime Ismea, è stato calcolato che il comparto nazionale dei vini spumanti chiuderà il 2017 con una produzione di circa 671 milioni di bottiglie (+9% sul 2016) ed un export che vedrà collocare sui mercati internazionali quasi 500 milioni di bottiglie.
“Anche quest’anno, i vini spumanti italiani saranno protagonisti del Natale e, più in generale, delle festività – commenta Ernesto Abbona, presidente dell’Osservatorio del Vino. Da evidenziare l’incremento dei consumi sul mercato interno, che ci porta a due considerazioni molto significative: l’economia interna è in ripresa e i consumi sono favoriti da un clima di maggior fiducia; il consumatore sta facendo notevoli passi avanti in termini di crescita culturale nei confronti della qualità che siamo in grado di offrire, che ci fa ben sperare per il futuro di tutto il vino italiano. L’export, trainato dal Prosecco, vola ma come in più occasioni abbiamo ribadito, non possiamo affidare a questo prodotto, seppur vincente, la nostra penetrazione nei mercati stranieri”.
L’export di vini spumanti italiani continua dunque a crescere a doppia cifra. I dati Ismea su base Istat registrano infatti un incremento pari a +11% a volume e +14% a valore. In particolare, da gennaio a settembre sono stati esportati circa 2,5 milioni di ettolitri di vino per un incasso di 920 milioni di euro. Performance sopra la media per gli spumanti Dop (+13% a volume e +15% a valore), mentre il Prosecco copre la quota preponderante delle esportazioni: da solo rappresenta infatti il 70% circa di tutti gli spumanti Dop e poco meno del 60% rispetto all’intero comparto spumantistico.
Tra i principali Paesi clienti, il Regno Unito si conferma il primo Paese di destinazione delle bollicine Italiane, dove si registra, sullo stesso periodo 2016, un incremento in valore del 13% per un corrispettivo di 267 milioni di euro (+10% in volume per circa 769mila hl). Al di sopra della media la performance degli Stati Uniti dove l’export vale oltre 217 milioni di euro (+17%) con una crescita anche in volume del 14% (531mila hl). Dato interessante sulla Russia, che riporta una progressione in termini di valore e volume pari al 41%.
Cristiana Persia