Alla scoperta di Ponza, l’antica Eaa di Omero
Tre intense giornate, dal 5 al 7 ottobre, per conoscere le risorse autoctone, l’enogastronomia e i fondali marini dell’isola lunata
Svelare al grande pubblico le vere bellezze di una terra senza eguali come l’isola di Ponza a cominciare dalla cultura, dai luoghi, dalle persone che la popolano e dalle eccellenze agroalimentari autoctone. Questo l’intento della manifestazione in programma dal 5 al 7 ottobre prossimo: “Alla scoperta di Eea. Storia, risorse autoctone ed enogastronomia dell’isola di Ponza. Elegante, Esclusiva, Autentica”, presentata a Roma nel corso di una conferenza stampa ospitata presso il Centro Servizi per i Prodotti Tipici e Tradizionali di Agro Camera.
Presenti all’incontro: il Direttore Generale Vicario di Agro Camera, Valentina Canali; il Presidente della Pro Loco di Ponza, Emilio Aprea; il biologo marino Adriano Madonna; la Vicepreside dell’Istituto Comprensivo Carlo Pisacane di Ponza, Angelida Costanzo.
Ideata e curata dalla giornalista Tiziana Briguglio per la Pro Loco di Ponza, “Alla scoperta di Eea”, prendendo spunto dal nome che Omero diede all’isola nell’Odissea, vorrà essere una manifestazione diffusa volta a favorire la destagionalizzazione del turismo e, allo stesso tempo, incrementare l’offerta formativa dell’Istituto comprensivo “Carlo Pisacane” di Ponza e dell’Istituto alberghiero “Filosi” di Terracina, attraverso la promozione delle risorse autoctone dell’isola e delle eccellenze agroalimentari tradizionali tipiche del basso Lazio. Una vera e propria “cattedra ambulante” nella quale il momento conviviale sarà frammisto alla didattica in occasione anche del gemellaggio tra Ponza e la città sarda di Santa Teresa di Gallura, luogo oggi di tanti pescatori di origine ponzese.
In particolare, l’iniziativa vorrà rappresentare un focus sull’abbinamento tra il Biancolella (unico vitigno autoctono a piede franco, esclusivo dell’isola di Ponza), i prodotti e le pietanze che si rifanno alla tradizione locale.
Gli appuntamenti, che avranno la caratteristica di veri e propri itinerari narranti, comprenderanno: convegni volti alla valorizzazione delle risorse autoctone – percorsi trekking con visite alle cantine e ai vigneti – appuntamenti gourmet – salotti letterari – picnic estremi – visite alle bellezze paesaggistiche dell’isola – degustazioni dei vini delle terre dei Borbone – pescaturismo. Grande attenzione sarà riservata anche alla conoscenza e alla salvaguardia delle specie ittiche con lezioni del medico veterinario Tiziana Zottola ed escursioni subacquee guidate straordinariamente dal biologo marino Adriano Madonna.
Molto interessanti anche le degustazioni comparate di Biancolella, curate dal giornalista enogastronomico Antonio Di Spirito, la visita al Museo delle Antiche Botteghe Artigiane di Giovanni Pacifico e i laboratori di cucina tradizionale tenuti dalla chef Assunta Scarpati (chiocciola Slow Food), accompagnati dai racconti del libro di Silverio Mazzella: “Ponza, cucina tradizionale e nuove tendenze” e dal volume di Maddalena Baldini: “Storie di una degustatrice astemia” (Trenta Editore).
Intento del progetto sarà infatti quello di rendere l’isola attrattiva non solo dal punto di vista storico, paesaggistico ed enogastronomico, ma soprattutto dimostrare che il cibo nasce nella terra e non in cucina. E come tale deve essere studiato, trasformato, offerto e raccontato. Un’occasione quindi per conoscere i territori, studiare le tecniche di coltivazione, allevamento e pesca. E ancora, trasformare e conservare le materie prime facendo in modo che i profumi e i sapori si fondano con la narrazione al visitatore finale. Il tutto permeato dal racconto della Storia, la tradizione e la cultura che provengono dai territori della provincia di Latina e prima ancora dell’Italia.
La manifestazione sarà strutturata in tre giornate animate da un calendario con oltre venti appuntamenti che potranno essere tutti prenotati attraverso il numero unico della Pro Loco: 0771.80031. Sarà compito degli alunni dell’Istituto Turistico di Ponza, supportati dagli esperti, illustrare gli usi e costumi dell’isola legati alla tavola, facendo poi seguire alla narrazione una degustazione delle eccellenze locali e regionali inscritte nel registro dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali e dei marchi comunitari Dop e IGP. Fondamentale, a tal proposito, il coinvolgimento delle attività ricettive e di ristorazione che per l’occasione offriranno alla propria clientela piatti che riportano alla tradizione ponzese. Pietanze che saranno oggetto anche dell’interessante convegno su alimentazione, salute e tracciabilità degli alimenti, in programma per la domenica mattina, tenuto dal docente di scienze dell’alimentazione Giuseppe Nocca e dal medico gastroenterologo Benedetto Fontana, che eseguirà anche dei test per verificare l’intolleranza al lattosio su alcune delle persone presenti.
La manifestazione gode del patrocinio della Camera di Commercio di Latina, del Comune di Ponza, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana, dell’Arsial, della Fondazione Bio Campus, di Confcommercio Lazio Sud e fa parte delle iniziative per la decima edizione del Salone del cibo nomade Vinicibando, in programma nel prossimo mese di novembre.