giovedì, Maggio 9, 2024
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Agricoltura: Olivero, cercheremo di non buttare lavoro fatto

Dopo il referendum e le dimissioni, congelate, del premier Renzi, arrivano le parole del vice ministro alle politiche agricole alimentari e forestali a margine del rapporto annuale dell’Osservatorio della cooperazione agricola italiana

Andrea_Olivero_generica_01”Per quanto riguarda il comparto agricolo, alle necessità pressanti delle imprese che per continuare a competere e a crescere hanno bisogno di una situazione di certezza, cercheremo per quanto possibile di non buttare a mare nulla di quello che abbiamo fatto”, queste le parole del vice ministro alle politiche agricole alimentari e forestali, Andrea Olivero, a margine del rapporto annuale dell’Osservatorio della cooperazione agricola italiana presentato a Roma, in merito alla situazione che si prospetta nel post referendum.

“Sono particolarmente preoccupato perché negli ultimi mesi eravamo riusciti ad ottenere deleghe importanti dal Parlamento per riforme in settori strategici – ha dichiarato Olivero – Speriamo che la nuova compagine di governo sia all’altezza di questa sfida e che quindi possa andare a fare quelle decretazioni che sono necessarie perché non si debba ripartire da capo e nulla di quello che si è fatto in questa legislatura possa andare perduto”.

Sulla ricetta da seguire per proseguire e migliorare il lavoro della cooperazione il vice ministro non ha dubbi: ”Si continua con la capacità di andare ad aggregare, abbiamo un bisogno disperato di aggregazione, di aggregazione del prodotto e delle imprese per poterci andare a presentare in alcuni mercati e soprattutto per poter in qualche modo fare valore. Abbiamo compreso fino in fondo in questi anni che solo se ci si mette insieme si riesce ad avere quella massa critica tale da potere avere un peso nella determinazione dei prezzi. La cooperazione da questo punto di vista sta facendo fino in fondo la sua parte, noi la vogliamo accompagnare e spronare affinché ancora di più possa diventare da questo punto di vista per noi il volano di quel made in Italy fatto da tante piccole imprese che devono sapere che piccolo è bello, ma solo quando ci si unisce”.

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