Agricoltura: Ismea, in calo costi di produzione
Il 2016 si chiude, per il terzo anno consecutivo, con una riduzione dei costi di produzione a carico delle aziende agricole. Un calo che non incide però sulla redditività degli agricoltori.
Nell’anno appena trascorso, l’indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione elaborato dall’Ismea si è attestato in media a quota 103,8, risultando in calo del 2,1% rispetto al 2015. La dinamica deflattiva dei costi, però, non si traduce in un recupero della redditività degli agricoltori a causa della flessione dei prezzi alla prima fase di scambio che hanno subìto un deprezzamento di -5,1%.
La flessione dei costi agricoli nazionali è stata guidata dai prodotti energetici che, su base annua hanno registrato una flessione del 10%. La dinamica negativa ha coinvolto anche altre voci di costo, dai fertilizzanti e i fitosanitari, scesi rispettivamente del 2,7% e dell”1%, ai mangimi e i servizi di contoterzismo (-2,5% e -1,6%).
Registrano invece un andamento positivo i prezzi degli animali da allevamento (+1,1%, dopo un triennio di flessione), i salari (+0,7%) e le sementi (+0,6%).
L’analisi per settore evidenzia che la flessione dei costi rispetto al 2015 è stata maggiore nell’ambito delle coltivazioni vegetali (-2,8%), in particolare nel comparto cerealicolo e meno intensa nella zootecnia (-1,5%). Il solo mese di dicembre 2016 ha fatto emergere un andamento pressoché stazionario su base mensile, con una variazione di appena lo 0,2% su novembre. Rispetto a dicembre del 2015, si registra invece una contrazione del 2%, con cali particolarmente evidenti per servizi di contoterzismo e mangimi.