giovedì, Novembre 21, 2024
Carote di Maccarese aromatizzate al miele: in degustazione durante la manifestazione Agricolendi
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Agricolendi: se valorizzazione prova a coincidere con modernità

Un progetto Arsial-Fondazione Catalano per illustrare “sul campo” i vantaggi dell’agricoltura di precisione

Una sorpresa, quasi. Un progetto con un taglio innovativo, dove valorizzazione e sviluppo coesistono. Così ha voluto proporsi il progetto Agricolendi, presentato da Fondazione Catalano e sostenuto da Arsial, scelto come finanziabile tra quelli protocollati in risposta all’ultimo avviso dell’anno dell’Agenzia Regionale del Lazio per lo sviluppo e la valorizzazione del prodotto agricolo.

Se molto spesso, per non dire sempre, siamo abituati a veder coincidere i progetti indirizzati al prodotto tipico, alla sua valorizzazione con esperienze di recupero di antichi saperi e sapori, in questo caso si è voluto sovvertire lo schema classico, che vede l’identità come unica strada alla qualità, con un progetto che invece ha scelto di parlare la lingua della modernità, ancora di più della modernità in agricoltura.

Occasione ghiotta, per unire alle visite e agli incontri con i produttori tre lezioni, attraverso le quali si sono voluti semplificare e spiegare tre temi dell’agricoltura di precisione. Tre produzioni molto diverse tra loro che comunque ben rappresentano l’animo agricolo ed enogastronomico del Lazio: Latte e latticini (Biolà), Miele (Papi) e Birra artigianale (Podere 767). Insieme un Parco Avventura, quello di Fregene, e l’assaggio di altre produzioni Regionali nelle degustazioni.

Tre tematiche focus sull’agricoltura di precisione che cercano di guidare il curioso, ma anche l’agricoltore che voglia saperne qualcosa di più, nel complesso mondo della modernità agricola. Tre lezioni quindi, su altrettanti temi di base: “Lotti”, come selezionare terreni e posizionare i sensori di rilevamento e le centraline; “Irrigazione”, come utilizzare le moderne tecnologie per ottimizzare l’utilizzo di acqua, evitarne lo spreco e lottare anche contro il cambiamento climatico; “Fertilizzazione”, come usare le moderne tecnologie per dosare quantità e qualità, preservare il terreno e le sue caratteristiche senza impoverirlo o stressarlo. 

La Fondazione Catalano non è nuova ad azioni di disseminazione di buone pratiche e di spinta sui temi della modernità in agricoltura, e questo può dirsi un esperimento riuscito,  visto che soddisfazione per quanto si è messo in campo in questi giorni è stata espressa da tutti gli attori coinvolti, che si sono ripromessi di avviare, partendo da qui, altre iniziative finalizzate alla diffusione di queste idee e tematiche. Le tre lezioni, realizzate dall’ing. Giuseppe Bianchi titolare di Aries Sistemi (azienda tecnologica nel Bio-distretto Etrusco Romano) potranno continuare ad essere fruite online dal sito di Fondazione Catalano, dalla pagina Facebook dedicata all’iniziativa, oltre che dal sito di Aries Sistemi Srl.

Autore

  • Sociologa per formazione, giornalista pubblicista dal 2005. Attivista Slow food dal 2007, partecipa alla redazione della Guida Osterie d’Italia in due edizioni, diviene anche formatrice Master of Food, approfondendo numerose materie come la birra, il formaggio e l’extravergine, con una vera passione per il caffè. Consegue nel A/A 2016/2017 presso Università Tor Vergata il Master 1°liv. in “Cultura dell’alimentazione e tradizioni enogastronomiche” col massimo dei voti. Nel giugno 2021 si specializza con il corso di formazione professionale in “Ethical Agricultural Management” presso CESAB, con pubblicazione del lavoro finale. A Ottobre 2021 ottiene la prima Certificazione SCA (Specialty Coffee Association) in tema di sostenibilità - Foundation Sustainability.

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