FAO, mano nella mano per un futuro senza fame
Alla presenza di Papa Leone XIII e del Presidente Mattarella la FAO celebra i suoi 80 anni di impegno globale per costruire un mondo migliore
“Mano nella mano per un’alimentazione e un futuro migliori”. Con questo messaggio di unità e cooperazione la FAO ha celebrato oggi, nella sua sede centrale di Roma, la Giornata Mondiale dell’Alimentazione e l’80º anniversario della fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura. Un evento che ha riunito leader mondiali, rappresentanti delle istituzioni e figure di rilievo internazionale per ribadire un impegno comune: costruire un mondo libero dalla fame.
La cerimonia, moderata da Yasmina Bouziane, Direttrice dell’Ufficio Comunicazione della FAO, dalla Campionessa FAO Monique Coleman e da Richard Trenchard, Rappresentante della FAO in Afghanistan, si è aperta con un forte appello alla cooperazione globale.
Nel suo discorso inaugurale, il Direttore Generale Qu Dongyu ha ricordato che la pace è il prerequisito per la sicurezza alimentare, sottolineando che “il diritto al cibo è un diritto umano fondamentale”. “Unendo le nostre mani – ha affermato – possiamo costruire un futuro migliore, in cui la sicurezza alimentare sia non solo un diritto, ma un dovere condiviso”.
Tra gli ospiti d’onore, Papa Leone XIV, il quale ha ricordato come il diritto internazionale umanitario “vieti incondizionatamente di attaccare i civili e i beni essenziali necessari alla sopravvivenza delle popolazioni”. Secondo il Pontefice l’uso della fame come arma di guerra è oltraggioso, così come è inumano che nel mondo vengano sprecate grandi quantità di cibo mentre moltitudini di persone si affannano per trovare qualcosa da mangiare. “Come non ricordare tutti coloro che sono condannati a morte e a stenti – ha sottolineato – succede in Ucraina, Gaza, Haiti, Afghanistan, Mali, Repubblica Centrafricana, Yemen e Sud Sudan, per citare solo alcuni luoghi del pianeta dove la povertà è diventata il pane quotidiano di tanti nostri fratelli e sorelle? La comunità internazionale non può voltarsi dall’altra parte”.
Le celebrazioni si sono arricchite con l’inaugurazione del Museo e Rete per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO MuNe), alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e con la presentazione del francobollo commemorativo emesso da Poste Italiane e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Il nuovo museo, aperto al pubblico, offre un percorso immersivo attraverso la storia e le sfide della FAO, tra innovazione tecnologica, cultura alimentare e sostenibilità.
Per Mattarella l’istituzione del museo è un’iniziativa che trasmette un importante messaggio , quello “di un impegno che via via si è sempre più precisato nella sua valenza strategica: dalla sicurezza alimentare alla sostenibilità degli ecosistemi”. Un percorso che, però, “resta purtroppo in gran parte ancora da attuare, ivi inclusa l’aspirazione ad un mondo senza più fame. È un triste paradosso che proprio mentre crescono le conoscenze, le risorse e le potenzialità tecnologiche, anche con rilevanti applicazioni al settore agricolo, assistiamo a nuovi scenari di carestia, a inaccettabili sperequazioni e a un regresso di quel sistema multilaterale, unico paradigma in grado di dare vere risposte a questi bisogni”.
A suo avviso si tratta “di una inversione di rotta incomprensibile e inaccettabile” e solo la conoscenza, l’informazione che può arrivare ai cittadini attraverso strumenti come la “felice intuizione” del museo, rappresenta “il primo motore per stimolare un maggiore impegno, orientando le energie, soprattutto delle nuove generazioni, per raccogliere le sfide e rendere possibile la costruzione di un futuro più equo”.
Per il Governo italiano erano presenti alla cerimonia commemorativa degli 80 anni della FAO la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Vicepresidente e Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Nella sala d’onore anche vari sovrani, capi di Stato e delegazioni da tutto il mondo.
Il ministro Antonio Tajani, nel suo intervento, ha richiamato la necessità di tradurre le parole in azioni concrete: “La lotta contro la fame deve essere una priorità globale. Non possiamo restare indifferenti di fronte a chi soffre e muore per mancanza di cibo”. Tajani ha poi ricordato l’impegno dell’Italia nelle crisi umanitarie in corso, annunciando l’invio di ulteriori aiuti alla popolazione di Gaza e l’accoglienza di bambini malati negli ospedali italiani.
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping, nel messaggio letto dal Ministro dell’Agricoltura Han Jun, ha espresso il sostegno del proprio Paese alle iniziative della FAO e della comunità internazionale per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030, elogiando il contributo dell’organizzazione nella lotta alla povertà e nella promozione della cooperazione Sud-Sud.
Durante la plenaria hanno preso la parola anche figure di spicco delle Nazioni Unite e delle agenzie sorelle della FAO. Donal Brown, Vicepresidente associato del Dipartimento per le Operazioni Nazionali del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), ha sottolineato come “il cibo nutra le persone, protegga il pianeta e sostenga la prosperità”, ribadendo il ruolo centrale dei piccoli agricoltori nella sicurezza alimentare globale. Carl Skau, Direttore esecutivo aggiunto del Programma Alimentare Mondiale (WFP), ha richiamato l’urgenza di affrontare le crisi alimentari aggravate dai conflitti e dal cambiamento climatico. A concludere la serie degli interventi istituzionali, l’ottavo Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha ricordato come la fame rappresenti “una sfida morale che interpella l’intera comunità internazionale”.
Il Segretario Generale dell’ONU António Guterres, in un videomessaggio, ha condannato l’uso della fame come arma di guerra e ha invitato i Paesi membri a rinnovare l’impegno per la pace e la cooperazione multilaterale. Tra gli altri relatori, anche Re Letsie III del Lesotho, la Regina Letizia di Spagna, la Principessa Basma Bint Ali di Giordania e il Presidente dell’Uruguay Yamandú Orsi Martínez, che hanno ribadito il valore universale del diritto al cibo e il ruolo delle donne nella costruzione di sistemi alimentari equi e sostenibili.
La giornata si inserisce nel calendario del World Food Forum 2025, che riunisce giovani, scienziati, istituzioni e attivisti per individuare soluzioni concrete e condivise contro la fame e la povertà.
Ottant’anni dopo la sua fondazione, la FAO continua a rappresentare un punto di riferimento nella costruzione di sistemi agroalimentari più resilienti, inclusivi e sostenibili. Il suo messaggio – “Mano nella mano per un cibo migliore” – risuona come un invito collettivo ad agire, perché nessuno sia lasciato indietro.