giovedì, Luglio 3, 2025
Attualità

Ucraina: appello della FAO per la sopravvivenza delle comunità rurali

In Ucraina, la guerra continua a minacciare non solo le città, ma anche le campagne. Molti agricoltori e famiglie rurali non riescono più a coltivare la terra. Le cause sono gravi: campi minati, mancanza di mezzi, elettricità instabile e isolamento dai mercati. La FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) lancia un appello: senza un supporto rapido e duraturo, migliaia di famiglie non riusciranno a seminare o raccogliere in tempo. Questo metterebbe in pericolo sia la sicurezza alimentare del Paese sia la sopravvivenza economica delle comunità rurali.

Coltivare sotto le bombe: la resistenza dei contadini ucraini

Nelle zone rurali ucraine, coltivare oggi può significare rischiare la vita. Eppure, in molti non si arrendono. Anziani, donne sole, piccoli nuclei familiari continuano a coltivare ortaggi, allevare galline o mungere una singola mucca, spesso sotto i bombardamenti.

«Le comunità rurali in prima linea sono tra le più vulnerabili e le meno sostenute», ha dichiarato Rein Paulsen, Direttore Emergenze e Resilienza della FAO, dopo una recente visita nella regione di Zaporizhzhia. «Queste famiglie vogliono restare sulla propria terra. Offrire loro un sostegno agricolo d’emergenza è uno dei modi più efficaci per aiutarle».

Secondo la quarta Valutazione rapida di danni e bisogni, condotta dal governo ucraino insieme a Banca Mondiale, UE e ONU, l’agricoltura ucraina ha subito danni per oltre 83,9 miliardi di dollari. Altri 1,6 miliardi riguardano il settore dell’irrigazione.

I piccoli agricoltori sono tra i più colpiti. Hanno dovuto affrontare campi contaminati da mine, carenza di manodopera, costi crescenti e blackout continui. Molti non dispongono più di semi, attrezzi, fertilizzanti o depositi per lo stoccaggio del raccolto.

Dal 2022 a oggi, la FAO ha aiutato oltre 250.000 famiglie rurali, fornendo sementi, mangimi, pulcini, contanti e voucher. Più di 15.000 agricoltori hanno ricevuto aiuti in semi, magazzini temporanei e supporto economico. L’organizzazione ha collaborato anche al monitoraggio delle aree minate e al ripristino dell’accesso ai campi agricoli. Tuttavia, il bisogno resta enorme.

«Questo lavoro è indispensabile», ha ribadito Paulsen. «L’agricoltura non è solo un lavoro: è parte dell’identità di queste comunità. Le famiglie rurali stanno resistendo, ma hanno bisogno di supporto per non scomparire».

I finanziamenti, però, non sono sufficienti. Il piano di risposta d’emergenza e recupero per il biennio 2025–2026 rischia di restare incompiuto. Per questo, la FAO sollecita donatori e partner internazionali a rafforzare l’impegno verso le famiglie agricole ucraine. La loro capacità di produrre cibo, sostenere l’economia locale e contribuire alla ricostruzione sarà decisiva per il futuro del Paese.

Nel frattempo, l’organizzazione continua a coordinarsi con le autorità nazionali e a fornire assistenza mirata, affinché l’agricoltura ucraina possa resistere, adattarsi e rinascere, anche nelle condizioni più difficili.

Autore

  • Carlotta Maurizi

    Laureata in Lingue e attualmente studentessa magistrale in Strategie Culturali per la Cooperazione e lo Sviluppo, ha maturato vasta esperienza nella comunicazione sociale, nella gestione di siti web e canali social per enti pubblici e associazioni. Appassionata di cultura, volontariato e progetti di impatto sul territorio, specialmente nella zona del basso Lazio dove è nata e risiede.

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