A Viterbo il secondo appuntamento per “Le vie del Giubileo”
Presentate da ARSIAL e Regione Lazio le iniziative, un viaggio tra fede, luoghi e sapori, che uniranno i cammini religiosi al patrimonio enogastronomico regionale
Ricco parterre di presenze al Palazzo Papale, dove – con un convegno moderato dalla nostra vicedirettrice Tiziana Briguglio – è stato presentato dall’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio (Arsial) su impulso dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, il progetto “Vivi il Lazio: un cammino di fede e spiritualità tra luoghi, sapori e tradizioni”. Una serie di appuntamenti tra le province e i comuni del Lazio che si snoderanno durante l’anno giubilare per far conoscere ai milioni pellegrini attesi, il patrimonio spirituale ed enogastronomico dei territori, in un connubio di fede e sapori.
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A illustrare il progetto, Giancarlo Righini, assessore al Bilancio, Agricoltura e Sovranità Alimentare della Regione Lazio, Mons. Orazio Francesco Piazza, vescovo di Viterbo, il consigliere regionale Giulio Menegali Zelli Iacobuzi, presidente VIII commissione – Agricoltura, Ambiente, Giorgio Simeoni e Maria Chiara Iannarelli, rispettivamentepresidente e vicepresidente della commissione regionale “Speciale Giubileo 2025” e Massimiliano Raffa commissario straordinario Arsial.
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Ad aprire i lavori Massimiliano Raffa, commissario Arsial, secondo il quale “Arsial ha iniziato un nuovo percorso. Stiamo lavorando su nuove strategie di comunicazione e partnership, con associazioni e imprese che si sono rivelate di successo. Dal 2024 la nostra presenza alle fiere è cresciuta del 75% rispetto agli anni precedenti e anche l’avvio di questo progetto, lanciato dall’assessore Righini, ci vede in prima fila. Da marzo inizieranno gli appuntamenti promozionali, che si snoderanno durante tutto l’anno giubilare intorno a luoghi e prodotti simbolo, per poi proseguire in maniera costante anche in futuro. Iniziative come questa ci danno l’opportunità di far conoscere le eccellenze del Lazio ai milioni di pellegrini e turisti in arrivo, lasciando un’impronta duratura sulla valorizzazione del nostro patrimonio agroalimentare”.
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Il vescovo Piazza ha guardato al senso religioso, ma anche economico, dell’Anno Santo, sostenendo che il Giubileo “è un periodo straordinario per riconsegnare nuovi equilibri alla vita. È un periodo opportuno che attraverso la dimensione spirituale guida sui sentieri del realismo della speranza nella fatica del vivere. La fede, nella vita, genera speranza. È l’occasione per ritessere e generare scelte che aprono al futuro. Scelte non occasionali ma strutturali. È opportunità per ripensare, in senso integrale, l’economia e l’ambiente. Il realismo della speranza giubilare conduce a valorizzare condivisione, comunione e corresponsabilità. In questo cammino condiviso persona e comunità potranno trovare risposte in progetti da sviluppare con pazienza e determinazione”.
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Il consigliere regionale Giulio Menegali Zelli Iacobuzi , ha parlato di una “Viterbo protagonista”: “Il progetto Vivi il Lazio, promosso dalla Regione e da Arsial – ha evidenziato – rappresenta per la Tuscia un’enorme opportunità di marketing territoriale. I tre temi scelti: fede, cultura e gastronomia, sono quelli che, dopo Roma, la provincia di Viterbo rappresenta al meglio. Viterbo non può dunque non essere protagonista del Giubileo e di questo progetto”.
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La consigliera Iannarelli, ha parlato “di occasione da non perdere per mettere a terra progetti che restino stabilmente”; a farle eco il presidente della Commissione Speciale Giubileo 2025, Giorgio Simeoni, che ha parlato di “straordinaria occasione per le piccole e medie imprese che tanto si danno da fare per preservare i nostri territori e anche per il nostro turismo, per quella che deve diventare un’offerta permanente e non stagionale”.
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A chiudere gli interventi, l’assessore Righini, che ha sottolineato il desiderio di un turismo che non sia solo romanocentrico. “Questa serie di appuntamenti sacri ed enogastronomici – ha sostenuto Righini – faranno sì che i pellegrini non si fermino solo a Roma, ma godano delle bellezze del Lazio e delle eccellenze enogastronomiche di ogni provincia. Ed oggi siamo qui a lanciare un seme che continuerà a crescere e sarà il legame del rapporto tra comunità e comuni che proseguirà oltre quest’anno. Siamo partiti dall’idea che il Giubileo oltre ad un momento di riflessione lo sia anche di promozione turistica delle nostre eccellenze agroalimentari e delle tradizioni locali. Partiremo il 21 marzo da Subiaco, festa di San Benedetto e concluderemo l’8 dicembre a Roma. In mezzo, tanti altri appuntamenti dove luoghi e sapori autentici abbracceranno i pellegrini in arrivo”.