giovedì, Dicembre 5, 2024
Politica del turismoTerritorio

Borghi italiani, un patrimonio da preservare e rilanciare 

L’Italia è una terra di città d’arte, ma anche di borghi incantati, piccoli scrigni di storia, cultura, tradizioni e buon cibo che raccontano la nostra identità più autentica. Eppure, molti di questi luoghi stanno scomparendo, vittime dello spopolamento e dell’abbandono da parte dei giovani. Un dramma che non riguarda solo il paesaggio fisico, ma anche quello umano e culturale, un patrimonio immateriale fatto di saperi, mestieri, spirito di comunità e genuinità che rischiamo di perdere per sempre.  

Per contrastare questa tendenza, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha stanziato importanti risorse nell’ambito della Missione 1, dedicata a “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo”, con particolare attenzione alla componente 3, “Turismo e cultura”. Tra le misure di punta, la linea di intervento 2.1 “Attrattività dei borghi” si pone l’obiettivo di rilanciare queste realtà attraverso progetti di rigenerazione culturale e sviluppo turistico, con un finanziamento complessivo di un miliardo di euro.

  • Caprarola (Viterbo)

Ripopolare i borghi non è solo una questione di memoria o romanticismo, ma un’opportunità concreta per rilanciare l’Italia attraverso modelli di sviluppo sostenibile. Questi piccoli centri, infatti, offrono una visione alternativa alla frenesia delle città: spazi a misura d’uomo, dove qualità della vita, agricoltura biologica, artigianato locale e turismo lento possono integrarsi per creare economie nuove e resilienti.  

Il buon cibo, frutto di antiche tradizioni agricole, e la cultura materiale, tramandata per generazioni, rappresentano attrattori di un turismo sostenibile sempre più richiesto da viaggiatori in cerca di esperienze autentiche. Questo modello può contribuire anche a riequilibrare il turismo, troppo spesso concentrato in poche mete già sovraffollate, valorizzando l’intero territorio italiano.  

In questo scenario, il turismo delle radici gioca un ruolo chiave. Si tratta di un fenomeno che mira a riavvicinare gli italiani nel mondo ai loro luoghi d’origine, stimolando un turismo che non è solo visita, ma ritorno alle proprie radici e alla memoria familiare. Paesi come Biccari, in provincia di Foggia, hanno dimostrato che è possibile invertire il trend dello spopolamento: l’offerta di case a un euro, unita a iniziative mirate per coinvolgere la comunità locale e i turisti, ha portato nuovi residenti e visitatori, molti dei quali provenienti dall’Argentina.  

Biccari (Foggia)

Da Nord a Sud, ci sono storie che ispirano. A Morterone, il paese più piccolo d’Italia con soli 33 abitanti, la resilienza è diventata un’arte. Nel Centro Italia, il Reatino offre una costellazione di borghi che custodiscono il fascino del passato: Fiamignano, Pescorocchiano e le sue frazioni raccontano una vita semplice ma ricca di significato.  

  • Pescorocchiano (Rieti)

Al Sud, iniziative come quella di Biccari mostrano come la collaborazione tra amministrazioni locali, associazioni e comunità italiane all’estero possa generare nuove opportunità. E non manca il cinema a raccontare queste storie: il film “Un mondo a parte“, con Antonio Albanese, ci restituisce in chiave dolce-amara le sfide e la bellezza della vita in un borgo.  

  • Antonio Albanese e Virginia Raffaele, protagonisti del film "Un mondo a parte" (2024) diretto da Riccardo Milani

Salvare i borghi è una sfida che riguarda tutti: istituzioni, cittadini e anche il mondo delle imprese. Investire in infrastrutture, digitalizzazione e politiche di inclusione è fondamentale, ma lo è altrettanto creare narrazioni che restituiscano il valore di questi luoghi.  

In un’epoca in cui si parla sempre più di sostenibilità e connessione con la natura, i borghi italiani possono diventare laboratori a cielo aperto per un futuro più equilibrato. Offrendo esperienze uniche, attirando un turismo di qualità e ridando centralità alle comunità locali, possiamo trasformare lo spopolamento in una nuova opportunità di crescita.  

L’Italia dei borghi non è un semplice ricordo in bianco e nero, ma una risorsa viva, un modello per lo sviluppo sostenibile. Grazie al supporto del PNRR, di politiche e progetti mirati alla rigenerazione culturale e al rilancio turistico dei piccoli centri, si stanno creando nuove opportunità. Ora, però, la sfida è nelle mani di tutti noi: è importante valorizzare e promuovere questo straordinario patrimonio affinché possa essere conosciuto, vissuto e goduto dalle generazioni presenti e future.

Autore

  • Francesca Liani

    Francesca Liani, romana di nascita e cittadina del mondo, unisce una solida formazione umanistica a competenze in studi internazionali. Come project manager ha seguito importanti campagne di comunicazione e promozione all’estero di Consorzi DOP italiani, valorizzando eccellenze come olio EVO, mozzarella di bufala campana e pomodoro San Marzano. In qualità di esperta in marketing territoriale, racconta storie e tradizioni alimentari dei luoghi con un focus su sostenibilità e identità locale. La sua scrittura esalta il valore del Made in Italy rendendo protagonisti prodotti e territori quali ambasciatori della cultura del buon vivere nel mondo.

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